Il progetto italiano Life Derris alla Cop23 di Bonn
Il progetto mira a fornire alle PMI gli strumenti necessari a ridurre i rischi generati dai cambiamenti climatici. Torino, Varese, Rovereto, Molfetta, Udine, Bologna, Valdelsa, Padova e Alghero le città coinvolte
07 November, 2017
Sarà presentato il prossimo 8 novembre il progetto italiano Life Derris al EU Side Event “Financing climate-smart investments in Europe: the role of the LIFE Programme”, evento collaterale al COP23 di Bonn, organizzato dall’Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese della Commissione europea (Easme) e dalla Direzione generale Azione per il clima della Commissione europea (DG CLIMA).
Life Derris è infatti uno dei progetti finanziati dall’Unione europea per far fronte ai temi e alle problematiche sollevate dal cambiamento climatico globale. Nello specifico il progetto mira a fornire alle PMI gli strumenti necessari a ridurre i rischi generati da questo fenomeno e a creare un ponte tra il mondo assicurativo, la Pubblica amministrazione e le aziende.
La necessità di implementare nuovi schemi di prevenzione e gestione del rischio è tanto più forte in Italia, dove oltre 760.000 imprese sono in aree a rischio alluvione elevato o medio e oltre 80.000 in aree a rischio elevato o molto elevato di frane (Fonte: ISPRA, Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischi, Rapporto 2015, Dicembre 2015).
Per Life Derris la partecipazione al summit di Bonn è anche un’occasione per lanciare la “fase 2”. Avviato nel settembre 2015 con una prima fase sperimentale a Torino, il progetto è già attivo anche a Genova. Nei prossimi mesi verrà applicato a Varese, Rovereto, Molfetta, Udine, Bologna, Valdelsa, Padova e Alghero.
L’obiettivo è ottenere l’adesione di 200 PMI, di cui circa 50 già presenti nelle due città dove il progetto è attivo. Le imprese che partecipano a DERRIS vengono aiutate nello sviluppo di un piano di azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici, che contiene l’elenco degli interventi da intraprendere per ridurre i rischi, attraverso il supporto e la formazione degli esperti del progetto e la collaborazione con il Comune di appartenenza.
“Il rispetto degli obiettivi dell’Accordo di Parigi è stato ribadito come una priorità dal Presidente Juncker nel Discorso sullo Stato dell'Unione dello scorso 13 settembre” spiega Beatrice Covassi, Capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea. “Sono assai importanti progetti come DERRIS che, pur non portando a un abbassamento delle emissioni, vanno esattamente in questa direzione, offrendo alle imprese una serie di strumenti concreti per far fronte a fenomeni di grave entità, prevedere il rischio e poter rapidamente tornare all’operatività.”
“Nell’ambito del progetto Derris - dichiara Paolo Testa, capo area Studi e ricerche di Anci - le città svolgono un ruolo centrale per l’implementazione delle politiche di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici: in Italia, dove per le caratteristiche geofisiche del Paese più dell’80 per cento dei Comuni presenta almeno un’area classificata ad elevato rischio idrogeologico, l’azione di sensibilizzazione e formazione per città e PMI promossa dal progetto DERRIS risulta di fondamentale importanza e rappresenta per Anci un impegno concreto per città sempre più resilienti.”
La 23esima Conferenza Mondiale sul Cambiamento Climatico promossa dalle Nazioni Unite – o COP23 – si tiene dal 6 al 17 novembre a Bonn. Si tratta di un appuntamento cruciale nell’ottica del conseguimento dei risultati proposti dall’Accordo di Parigi, che impegna 195 Paesi e l’intera Unione europea a contenere il riscaldamento globale “ben al di sotto” dei 2° centigradi.
Il progetto DERRIS ha ideato uno strumento di autovalutazione del rischio climatico, il CRAM tool, per aiutare le PMI a prendere consapevolezza e valutare i rischi cui sono esposte. Il suo obiettivo è di portare all’elaborazione di un piano di azione con i possibili interventi per prevenire e gestire i rischi relativamente ai 7 fenomeni meteoclimatici analizzati nel progetto: alluvione, pioggia, vento, grandine, fulmini, temperatura e frane.
DERRIS ha un budget totale è di 1.317.166 €, di cui il 60% finanziato dalla Unione europea per una cifra pari a 790.299 €. Lo schema di riferimento è LIFE, lo strumento finanziario dell’Unione europea a supporto dell’ambiente, della conservazione naturale e dei progetti dedicati al clima.
DERRIS è guidato dal gruppo assicurativo Unipol, che partecipa sia come Gruppo che come UnipolSai, in partnership con ANCI, Comune di Torino, l’associazione di regioni ed enti locali Coordinamento Agende 21 Locali e il Consorzio universitario non profit Cineas.