25.000 click per proteggere la natura: i risultati del progetto CSMON-LIFE
Presentati i risultati di CSMON-LIFE, il progetto che in 3 anni ha trasformato i cittadini in scienziati per riconoscere e studiare la biodiversità in Italia
13 November, 2017
25.000 segnalazioni, 150 scuole mobilitate, 3.000 studenti e migliaia di cittadini da ogni regione di Italia che hanno contribuito al primo grande censimento “partecipato” della natura in Italia: sono questi i risultati ottenuti nel corso di tre anni e mezzo con il progetto CSMON-LIFE, presentati nel corso dell’incontro conferenza stampa presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano.
Il progetto, cofinanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma LIFE+, ha coinvolto diversi partner e stakeholder nello sviluppare nuovi approcci alla scienza partecipata (citizen science) in Italia, mettendo in evidenza come i dati raccolti dai cittadini possano essere usati per finalità di ricerca e in processi di decision making.
Con la App realizzata dal Progetto CSMON-LIFE, gratuita e disponibile per tutti i tipi di smartphone, i cittadini con circa 25.000 segnalazioni hanno potuto censire le specie animale o vegetali presenti nelle città e nelle periferie con un semplice click. Un team di ricercatori esperti ha poi validato ogni singola segnalazione, per inserirla nei database del Network Nazionale della Biodiversità del Ministero dell'Ambiente.
Dalla rana toro americana all’ailanto sono moltissime le specie aliene che i cittadini hanno segnalato durante il progetto CSMON-LIFE. Particolare attenzione ha attratto il fico degli Ottentotti (Carpobrotus edulis), che sta sempre di più occupando i litorali, togliendo spazio a specie autoctone come il giglio di mare (Pancratium maritimum). Tra gli insetti alieni, sono pervenute diverse interessanti segnalazioni da Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte per la cimice asiatica, Haliomorpha halys, oggetto di recente attenzione da parte dei media a causa dei danni provocati alla frutticoltura.
Tra le specie rare, è stato segnalato il cerambice del faggio, Rosalia alpina, specie di interesse comunitario e di notevole pregio conservazionistico, attualmente classificata come “vulnerabile” nella Lista Rossa IUCN per la esiguità delle popolazioni e per la continua riduzione e distruzione dei particolari habitat in cui vive. L’interessante insetto di origine americana Zelus renardii, noto come “leafhopper assassin bug”, è stato segnalato dagli utenti di CSMON-LIFE nel territorio romano. Questo insetto è un potenziale candidato per l’utilizzo come agente di controllo biologico dell’insetto Philaenus spumarius (comunemente detto sputacchina dei prati), vettore della Xylella fastidiosa, batterio che danneggia gli ulivi.
In Europa il 35% di animali e piante sono minacciati: all’Italia, che ospita circa 67.500 specie di piante e animali, circa il 43% di quelle descritte in Europa e il 4% di quelle del Pianeta, spetta il record. Nel Mediterraneo, complici anche i cambiamenti climatici in atto, le specie aliene invasive sono, insieme al consumo di suolo, la principale minaccia alla biodiversità. La stima dei costi sociali ed economici conseguenti alla loro presenza supera i 12 miliardi di Euro all’anno nella sola Unione Europea. «Le campagne di Citizen Science – spiega il coordinatore del progetto Stefano Martellos del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste, capofila del partenariato che ha sviluppato il progetto – sono lo strumento migliore per la raccolta su vasta scala di dati potenzialmente di elevato valore scientifico, e allo stesso tempo un mezzo innovativo ed efficace per aiutare la diffusione della cultura scientifica verso il grande pubblico, creando momenti di coinvolgimento attivo e consapevole utile per le attività di studio e conservazione della biodiversità».