Bergamo e Brescia introducono la legge Gadda: riduzione della Tari alla Grande distribuzione che dona cibo
Riduzioni del 5-6% della tariffa rifiuti, al massimo il 20% della parte variabile, ai soggetti della Grande Distribuzione e della Grande Ristorazione che devolvono a enti no profit una soglia minima di 15mila euro di merce
28 November, 2017
I Comuni di Bergamo e Brescia applicheranno a partire dal 2018 la Legge Gadda, la norma contro gli sprechi alimentari entrata in vigore poco più di un anno fa che punta a favorire il recupero di prodotti ancora utilizzabili da parte delle associazioni di volontariato, sburocratizzando le procedure per la raccolta e la donazione, non solo di cibo ma anche di farmaci, e fornendo degli incentivi.
Tra questi la riduzione della Tari ai soggetti che devolvono le eccedenze alimentari, attraverso un coefficiente proporzionale alle quantità debitamente certificate di beni e prodotti ritirati dalla vendita e donati. L’iniziativa congiunta degli assessorati all'ambiente di Bergamo e Brescia ha individuato in riduzioni del 5-6% della tariffa rifiuti, al massimo il 20% della parte variabile, ai soggetti della Grande Distribuzione e della Grande Ristorazione che cedono e devolvono a enti no profit una soglia minima di 15mila euro di merce in controvalore. Basterà presentare alla Guardia di Finanza del territorio di competenza documentazione certificata dell’operazione di riduzione dei rifiuti e dello spreco alimentare per poter accedere alle agevolazioni tariffarie previste dai due Comuni capoluogo.“Grazie alla legge Gadda – spiega l’Assessora all’ambiente del Comune di Bergamo Leyla Ciagà – possiamo offrire a imprenditori e commercianti la possibilità di fare una buona azione, dando loro la possibilità di donare alimenti che altrimenti verrebbero sprecati, in cambio di una diminuzione della Tari: più viene donato, maggiore è il risparmio sulla bolletta dei rifiuti. Lo smaltimento dell'organico per le amministrazioni locali è molto costoso, con questa delibera siamo certi che il risparmio per le casse comunali sarò notevole. Il nostro è un provvedimento che guarda alla tariffazione puntuale, un obiettivo concreto su cui stiamo lavorando”.
“A Brescia – commenta l’Assessore all’ambiente Gianluigi Fondra – già dal 2003 qualcosa come 2 milioni di kg di alimenti vengono recuperati dai supermercati, 1,5 milioni di kg da aziende produttrici e ONLUS e oltre 6400 kg dalle mense scolastiche delle scuole primarie. L’opera di prevenzione ormai consolidata consente alla città di aiutare oltre 7000 persone la settimana, pari al 60% degli aiuti distribuiti, in aggiunta al 25% di scarti e ortofrutta utilizzati per l’alimentazione negli allevamenti degli animali d’affezione. Solo il 15% di questi recuperi va al compostaggio e diventa rifiuto”.
In Lombardia la legge Gadda sta trovando lentamente applicazione. Oltre a Bergamo e Brescia, da qualche mese anche i comuni di Monza e Varese hanno introdotto uno sconto sulla Tari a negozi e ristoranti che donano il cibo in esubero, così come il piccolo comune di Castellanza, sempre in Provincia di Varese, che ha aggiunto nel bilancio di previsione 2017 la possibilità di applicare uno sconto ai supermercati che donano generi alimentari.