Vuoto a rendere, sperimentazione ferma al palo: manca il simbolo
La tanto acclamata sperimentazione sul vuoto a rendere annunciata dal ministero dell'Ambiente a settembre non è ancora partita e difficilmente partirà entro fine anno perché il simbolo ufficiale non è ancora pronto
01 December, 2017
La tanto acclamata sperimentazione sul vuoto a rendere annunciata dal Ministero dell'Ambiente a settembre non è ancora partita e difficilmente partirà entro fine anno perché il simbolo ufficiale non è pronto. Convinti di poter fare un primo parziale bilancio sull'adesione degli esercenti alla nuova normativa che riguarda le bottiglie di birra e acqua minerale, abbiamo contattato il dicastero guidato da Galletti, scoprendo che nessun commerciante ha potuto aderire alla sperimentazione perché il marchio del regolamento non è ancora arrivato.
Il via ufficiale era previsto per il 10 ottobre scorso, data a partire dalla quale bar e ristoranti avrebbero potuto fare richiesta di partecipare ai 12 mesi di prova utili a valutare i risultati in termini di diminuzione dei rifiuti e più in generale di fattibilità tecnico-economica e ambientale del sistema. L'idea è quella di stabilire se la pratica del vuoto a rendere sia da confermare, ed eventualmente, estendere ad altri tipi di prodotto e ad altre tipologie di consumo.
Si ricorda che il nuovo regolamento del vuoto a rendere consiste in una sperimentazione su base volontaria che riguarda solo “i commercianti del consumo fuori casa” e non i cittadini e le bevande d’asporto, come ancora continuano a dire diversi organi di informazione. Nessun cliente di bar e ristoranti pagherà alcuna cauzione per le bottiglie consumate in loco né tantomeno riceverà indietro dai 5 ai 30 centesimi a bottiglia come viene scritto. Il sistema di resa dei vuoti e della relativa cauzione riguarderà solo ed esclusivamente produttori ed esercenti.