Taranto, presentato esposto contro Ilva ed Eni con foto e video del disastro ambientale
Peacelink, associazioni e cittadini hanno presentato un esposto-denuncia indirizzato alla Procura della Repubblica di Taranto per l'inquinamento prodotto dalle acciaierie Ilva e dalla Raffineria Eni. Un corposo dossier di foto, video e documenti sanitari
12 December, 2017
L'esposto, promosso dall'Associazione ambientalista, è stato sottoscritto da oltre 2300 persone e da numerose associazioni. Un lavoro corposo fatto di foto, video e diversi altri documenti che attesterebbero la violazione del Testo Unico Ambientale (d.lgs. n. 152/2006) e le direttive europee, nello specifico la Direttiva 2010/75/UE, recepite dalla legislazione italiana, e documentano i gravi problemi epidemiologici di Taranto dove da anni ci si ammala e si muore per l'inquinamento.
Come spiega inchiostroverde.it, la documentazione consegnata attesta per l'Ilva “la mancata applicazione delle prescrizioni del riesame AIA del 2012 (DVA-DEC-2012-0000547) che oggi vengono modificate, nella loro attuazione e tempistica, dalla domanda di AIA di AM Investco approvata dal DPCM del 29 settembre 2017″ e sottolinea la paradossale questione dell’immunità penale per l'acciaieria a cui gli attivisti si oppongono fermamente: "Non vogliamo che a Taranto venga garantita la licenza di uccidere ed è per questo che chiediamo un Osservatorio mortalità in tempo reale per verificare ufficialmente in modo istantaneo se i decessi a Taranto sono tornati nella normalità o se permangono più elevati rispetto all’atteso".
Inchiostroverde evidenzia inoltre che una parte rilevante della documentazione è dedicata anche alla Raffineria Eni, di cui vengono mostrati in primis i serbatoi inadeguati e altamente inquinanti:"Sversamenti, presenza di vegetazione, mancanza di convogliamento delle acque meteoriche, mancanza di valvole di sicurezza. Rilevate, anche, lacune nelle procedure in merito al carico e scarico degli idrocarburi, inaccessibilità dei pozzetti di campionamento, inquinanti in falda, presso gli scarichi, ed emissioni odorigene presso alcuni impianti. In merito alle risorse idriche utilizzate dalla Raffineria, il GI (Gruppo ispettivo) ritiene necessario chiedere al Gestore Eni di trasmettere il rinnovo delle concessioni all’emungimento dei pozzi".
Ecco l'elenco delle associazioni che hanno firmato l'esposto:
Peacelink, Fondo Antidiossina, Altamarea, Comitato di Quartiere Tamburi, WWF Taranto, Verità per Taranto, Tuttamialacittà, Plasticaqqua, Genitori Tarantini, LiberiAmo Taranto, Hermes Academy, Abfo, AssoConsum Taranto, TarantoLider, LOA Libere Officine, AIBPF-MF , Tamburi combattenti, CreativaMente, Pane e pc, Tarantorespira, Partecipazione è cambiamento per Taranto, CinemETIC, Verdi Taranto, Verdi Manduria, Radicali Lucani, Cova Contro, Spazi Popolari, AttivOstuni, Carovane Migranti, No al Carbone, Giustizia per Taranto.