Smog, esposto contro il comune di Torino e Regione Piemonte. I promotori danno vita ad un comitato
Mercoledì 20 dicembre i promotori dell'esposto contro il comune di Torino e la regione Piemonte, accusati di non aver preso misure adeguate per la cronica situazione dell'inquinamento atmosferico del capoluogo piemontese, si riuniscono per dare vita ad un comitato
18 December, 2017
Mercoledì 20 dicembre i promotori dell'esposto contro il comune di Torino e la regione Piemonte, accusati di non aver preso misure adeguate per la cronica situazione dell'inquinamento atmosferico del capoluogo piemontese, si riuniscono per dare vita ad un comitato. L'appuntamento è alle ore 19 nelle sale Clap della Cavallerizza.
L'esposto, presentato in procura ad aprile dagli avvocati Marino Careglio e Giuseppe Civale, ha dato luogo all'inchiesta del Pubblico Ministero Gianfranco Colace e affidata ai carabinieri del Noe. La decisione sulla causa vera e propria è attesa per l'inizio del nuovo anno.
I promotori ricordano che "tutti i cittadini e tutte le associazioni hanno la possibilità di costituirsi parte civile nella causa, che potenzialmente è una cosa molto molto importante, perché Comune e Regione si troveranno costretti a difendersi e a giustificare pubblicamente il loro operato in materia ambientale, ma soprattutto si potrà creare un precedente per il resto d'Italia".
“Le indagini partono dal 2015” spiega il comitato “da quando è stato introdotto il reato di crimine ambientale in Italia e coinvolgono sia la giunta Fassino che quella Appendino e la Regione”. L'esposto sottolinea che la Città di Torino versa in una “situazione di illegalità da almeno dieci anni” per il ripetuto sfondamento dei valori Pm10 che non dovrebbero eccedere i 35 giorni all’anno: nel 2017 siamo quasi al triplo.