Sacchetti ortofrutta: online bufale tanto al chilo. ‘Il costo del sacchetto non è applicato al momento della pesata’
Sui social una immagine di quattro arance con appiccicate altrettanti scontrini sta facendo il giro della rete alimentando un falso mito. Lo abbiamo smascherato con un semplicissimo test
04 January, 2018
In questo inizio di 2018 sui social e nei bar non si è mai parlato tanto di sacchetti compostabili e ambiente. I discorsi sono dei più disparati e quasi tutti partono da presupposti sbagliati alimentati dalla disinformazione. Da ipotetici complotti a truffe organizzate ai danni dei consumatori la realtà si sta piegando a colpi di bufale e fake news, armi di distrazione di massa come le apostrofava qualcuno.
Sui social una immagine di quattro arance con appiccicate altrettanti scontrini (non fiscali), quelli rilasciati dalle bilance del reparto ortofrutta per intendersi, sta facendo il giro della rete alimentando il falso mito de “il prezzo del sacchetto viene applicato automaticamente dalla bilancia al momento della pesata” e quindi se compro un solo prodotto senza l’uso del sacchetto lo pagherò comunque. Un falso mito, nel quale è cascato pure Massimo Malpica che sull’edizione online de Il Giornale rilancia la bufala, che butta benzina sul fuoco di quella che è la prima vera o presunta “rivolta social” del 2018.
Per smascherare queste bufale basta andare in un qualsiasi supermercato, scambiare due parole con i lavoratori, e rendersi conto dell’infondatezza di questa leggenda social. Per tutti coloro che non possono precipitarsi al supermercato per sfatare questo falso mito ci abbiamo pensato noi di Eco con un piccolo e semplicissimo test.
Siamo andati in un supermercato e acquistato due belle arance. Una l’abbiamo messa nel sacchetto in Mater-Bi e poi pesata, mentre la seconda l’abbiano pesata senza sacchetto e appiccicato sulla scorza lo scontrino (non fiscale) rilasciato dalla bilancia. E siamo andati a pagare.
La cassiera ha passato lo scontrino appiccicato sull’arancia (quella senza sacchetto), poi il codice a barre del sacchetto e poi lo scontrino rilasciato dalla pesata arancia-con-sacchetto. Alla fine abbiamo pagato tre prodotti. Tre prodotti! Incredibile, i social si sono sbagliati! Abbiamo pagato solo un sacchetto, ma come è possibile? Facebook non sbaglia mai!
Increduli (per così dire) abbiamo chiesto spiegazioni alla cassiera e alla titolare sul perché non fosse stato addebitato un secondo sacchetto e (questa volta le incredule erano loro, nda) hanno spiegato che non c’è nessun secondo sacchetto da addebitare perché è stato acquistato un solo sacchetto. Confermando che la leggenda dell’addebito del sacchetto attraverso il codice a barre stampato sullo scontrino rilasciato dalla bilancia è pura invenzione, semplicemente perché la bilancia è fatta solo per pesare e non per addebitare altri costi.
Ribadendo ancora una volta che il costo del sacchetto non è applicato al momento della pesata ma alla cassa e nella speranza di aver rassicurato i consumatori ringraziamo la titolare e la cassiera del Carrefour Express di via della Basilica 2 a Torino per la pazienza e aver contribuito a ristabilire la verità.