Rifiuti da esportare da Roma, più conveniente l'Abruzzo dell'Emilia
Lunedì 8 gennaio è in programma un vertice tecnico amministrativo alla Regione Abruzzo per valutare il trasferimento dei rifiuti provenienti dalla Capitale
08 January, 2018
Dopo
lo stop all'ipotesi di portarli in Emilia Romagna, per i rifiuti di Roma potrebbe arrivare l'accordo con l'Abruzzo. Lunedì 8 gennaio è in
programma un vertice tecnico amministrativo alla Regione Abruzzo tra
il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega
all'Ambiente, Mario Mazzocca, e il presidente della Regione, Luciano
D'Alfonso, per valutare il trasferimento dei rifiuti provenienti
dalla Capitale. Lo ha annunciato lo stesso Mazzocca sottolineando che
saranno fatte “valutazioni politiche” sulla vicenda.
Secondo
quanto scrive ilcentro.it, l'accordo sarebbe già stato trovato:
100mila
tonnellate l’anno, destinate agli impianti di Aielli, Sulmona e
Chieti. Un'operazione che porterà nelle casse abruzzesi, pubbliche e
private, 13 milioni di euro se si considera il costo a tonnellata di
130 euro contro i 180 chiesti dall’Emilia Romagna.
Il presidente della Commissione Ambiente di Roma,
Daniele Diaco, conferma che l'Abruzzo e la Toscana rimangono possibilità concrete
per sopperire ai bisogni di Roma: “Non
c’è un documento ufficiale che fa venire meno l’opzione della
Toscana, più conveniente per la collettività dal punto di vista
economico e geografico – spiega Diaco – Toscana e Abruzzo sono le
due destinazioni scelte fin dall’inizio in base ai principi di
prossimità ed economicità
che
permetterebbero risparmi all’Ama, quindi, alla città di Roma. La
temporanea attesa per una scelta definitiva è permessa anche da una
situazione in netto miglioramento rispetto ai giorni delle festività
natalizie, quando tradizionalmente aumentano i quantitativi di
rifiuti. In tutto il periodo di festività l’azienda capitolina ha
raccolto oltre 1.000 tonnellate di rifiuti in più rispetto allo
stesso periodo dell’anno scorso, e Roma sul fronte dei rifiuti ha
retto bene, nonostante le note fragilità del sistema ereditate dal
passato. L’attivazione degli accordi sui rifiuti fra Regioni, anche
nel caso di quantitativi esigui, come nel caso dell’Emilia Romagna,
servono a monte per legge ed era doveroso attivarli come ‘valvola’
di cautela. Se sarà necessario utilizzarne uno o più di uno lo si
farà nella massima trasparenza e in base al principio di maggior
convenienza ed economicità”.
Quella sull'Emilia Romagna non sarebbe quindi una retromarcia del Comune e di Ama Roma. Erano state esplorate varie possibilità come "valvola di cautela" e la via emiliana aveva appassionato le sensibilità politico giornalistiche ma tecnicamente ed economicamente non era conveniente.
Quella sull'Emilia Romagna non sarebbe quindi una retromarcia del Comune e di Ama Roma. Erano state esplorate varie possibilità come "valvola di cautela" e la via emiliana aveva appassionato le sensibilità politico giornalistiche ma tecnicamente ed economicamente non era conveniente.