Rifiuti Zero Puglia al presidente Emiliano: 'O stai dalla parte di chi fa business o da quella delle comunità'
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Movimento Legge Rifiuti Zero Puglia che si rivolge al presidente della regione Michele Emiliano accusandolo di portare avanti, nei fatti, una gestione rifiuti tutt'altro che virtuosa e per nulla linea con quanto regolarmente dichiara
26 January, 2018
Il Presidente Emiliano è un uomo di poca memoria o crede che noi abbiamo poca memoria?
Nell'evento, organizzato dall'ANCI, e dall'ottimo Presidente regionale di ANCI, Domenico Vitto, Emiliano ha ripetuto le stesse parole e le stesse promesse che fece durante l'incontro con Rossano Ercolini, alle Officine Cantelmo di Lecce, nel gennaio 2016. Anche in quella occasione disse che intorno al mondo dei rifiuti ci sono molti interessi economici, a volte anche criminali. Anche in quella occasione chiese aiuto a Rossano Ercolini e ai membri della rete Rifiuti Zero dicendo di voler essere affiancato per gestire, in maniera virtuosa, i rifiuti in Puglia.
Caro Presidente, noi siamo appassionati di ambiente, certe cose non le dimentichiamo, specialmente se alle parole non seguono i fatti. La Puglia è ancora nella bassa classifica per la raccolta differenziata, rispetto alle altre Regioni, molto più in basso della Campania, per esempio. Se negli ultimi anni ha guadagnato qualche posizione è merito dei Sindaci e delle comunità, che, con molti sacrifici e a volte anche ostacolati da scelte regionali errate, hanno intrapreso un percorso virtuoso nella gestione dei rifiuti. Abbiamo anche un Aro, il BA2, che ha ricevuto i complimenti da Cantone per come è stata gestita la gara, perché si è scelto un bando verde. Questo Aro ha le migliori performance della Puglia, un modello per tutti gli altri Aro.
Mentre i Comuni si davano da fare la Regione Puglia è rimasta ferma al palo. Ha saputo soltanto nominare l'ex Presidente di Amiu Puglia, Gianfranco Grandaliano, a commissario di Ager, l'Agenzia Regionale per i Rifiuti. Una sola persona al comando, la maniera più rispondente al suo modello "partecipato". Prima c'era l'assemblea dei sindaci, l'Ato, in cui si discutevano le proposte e si concordavano le azioni. Emiliano ha giustificato la creazione di Ager, con la volontà di velocizzare le decisioni, che potranno essere pure più veloci ma non certo condivise con qualcuno, come lo stesso Emiliano sostiene, almeno non con i territori.
Per cercare di mascherare questo accentramento la Regione Puglia, nei mesi scorsi, ha invitato i Comuni ad aderire ad alcune manifestazioni d'interesse per impianti industriali la cui tipologia è decisa solo da Ager. Come nel caso dei digestori anaerobici. I Comuni che li dovranno ospitare non hanno avuto la possibilità di scegliere, al posto dei digestori, un impianto di compostaggio aerobico, molto meno costoso di un digestore e finalizzato solo alla produzione di compost. La nuova manifestazione d'interesse, infatti, prevede soltanto digestori anaerobici, con recupero energetico, come indicato nell'invito mandato ad ogni Comune a fine dicembre scorso.
Caro Presidente, avete spiegato ai Sindaci di cosa si tratta? Noi pensiamo di no. Il 24 scorso, nell’ambito del convegno sull’economia circolare tenutosi a Polignano a Mare, l'assessore regionale all’ambiente, F. Caracciolo, ha elencato quali saranno gli impianti da realizzare, senza specificare la tecnologia che questi impianti dovranno realmente utilizzare. Ha parlato di un impianto per il recupero della frazione secca; recupero di cosa? quale tecnologia utilizzerà? cosa produrrà? Al momento non lo sa nessuno, tranne loro. L’Assessore Caracciolo ha anche detto che gli impianti saranno pubblici ma non ha detto né chi né come saranno gestiti. Un'idea, purtroppo, noi l’abbiamo e non “stiamo sereni”.
Sempre durante il convegno sulla economia circolare è stato chiesto pubblicamente, ad Emiliano e a Caracciolo, il loro parere sull'inceneritore NEWO di Modugno. Entrambi hanno dato la stessa risposta: "si tratta di iniziativa privata e noi non possiamo impedire ciò che la legge permette". Avete letto bene, iniziativa privata. Anche se a proporre quell'impianto è la NEWO, con la collaborazione di Amiu Puglia. Quindi Amiu Puglia, quando fa comodo viene considerata azienda pubblica, quando propone un inceneritore viene considerata una qualsiasi società privata. Il bello è che “questi privati” ricevono un cospicuo finanziamento pubblico, pare di circa 20 milioni di euro. Ora abbiamo capito tutti chi vuole veramente questo impianto, altro che economia circolare. Anche l'amico Paul Connett, docente emerito di chimica ambientale all’Università di New York e ideatore della Strategia Rifiuti Zero, durante il suo intervento al convegno ha detto al Presidente Emiliano che non si possono avere le due cose insieme.
Devi scegliere, caro Emiliano, o stai dalla parte di chi fa enormi business sui rifiuti, oppure dalla parte delle comunità che quelle scelte le subiscono sulla loro pelle. E a conferma dei nostri sospetti sono giunte, dalla voce dell’Assessore Caracciolo la notizia che l’inceneritore della NEWO di Modugno è stato autorizzato dalla Regione Puglia, e da quella del Presidente dell’Ager, Grandaliano, che quell’impianto non è destinato a raccogliere rifiuti solidi urbani. Grandaliano, con una nota, dichiara che nessun rifiuto proveniente dai biostabilizzatori pugliesi, sarà trattato in questo impianto. Potrebbe sembrare una cosa buona ma in realtà è pessima. L'inceneritore della NEWO è autorizzato a bruciare rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. I rifiuti speciali possono viaggiare liberamente su tutto il territorio nazionale e di conseguenza potranno venire da ogni dove. Quindi dopo che AMIU-Puglia ha collaborato nel progetto dell'inceneritore, dopo che Puglia Sviluppo finanzierà con venti milioni questo impianto, ne risulta che i rifiuti che verranno bruciati al suo interno potranno provenire anche da fuori regione. Considerando che, a detta dei proponenti, l'impianto potrebbe bruciare qualsiasi rifiuto, anche l'amianto, non c'è da stare molto tranquilli, anzi!
Non è cambiando tecnologie e nome ad inceneritori, termovalorizzatori e biomasse, seppur avanzati, che cambia la finalità di questi impianti, che nulla hanno a che fare con la nostra idea di conversione ecologica della produzione e della società, attuabile solo attraverso una reale e radicale applicazione dell’economia circolare.
Per quanto ci riguarda noi abbiamo scelto di stare dalla parte della salute, dei cittadini della Strategia Rifiuti Zero, mentre Lei, Presidente Emiliano, ha scelto di fatto l’altra parte della barricata. Noi non ci fermeremo e nonostante le vostre autorizzazioni fermeremo l’inceneritore a Modugno, così come i vostri tanto amati impianti a biogas. Il tempo delle belle parole è finito, Presidente Emiliano, da ora contano i fatti.
Movimento Legge Rifiuti Zero Puglia