Energia: ENEA, sui condomìni possibile 1 milione di interventi con risparmi fino al 60%
Si è svolto a Roma l’evento “Bonus condomìni 2018: novità e opportunità” che si è tenuto oggi a Roma presso la sede dell’ENEA con la partecipazione del presidente dell’ENEA Federico Testa, del viceministro dell’Economia Enrico Morando e dell’amministratore delegato di Iren Massimiliano Bianco.
14 February, 2018
Gli ecobonus del 70 e del 75% e i nuovi meccanismi previsti dalla legge di Bilancio per incentivare la riqualificazione energetica dei condomìni possono attivare già da quest’anno ingenti investimenti, con benefici per il rilancio della filiera edilizia e dell’occupazione e per ridurre i consumi fino al 60% del totale. Secondo le stime, infatti, in Italia i condomìni sono oltre 1 milione e il costo indicativo per efficientare un immobile di medie dimensioni (circa 20 appartamenti) si aggira intorno ai 300-350mila euro. È quanto emerso in occasione dell’evento “Bonus condomìni 2018: novità e opportunità” che si è tenuto oggi a Roma presso la sede dell’ENEA con la partecipazione del presidente dell’ENEA Federico Testa, del viceministro dell’Economia Enrico Morando e dell’amministratore delegato di Iren Massimiliano Bianco.
“Moltissimi cittadini italiani vivono in grandi condomìni costruiti negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 nelle periferie senza nessuna attenzione agli aspetti energetici: su questi immobili non sono mai stati fatti interventi di efficientamento che invece potrebbero far risparmiare fino al 60% dei consumi”, ha sottolineato il presidente Testa. “I nuovi meccanismi introdotti dalla manovra finanziaria consentono a tutti, anche a coloro che non hanno capienza fiscale sufficiente o che ritengono di non essere in grado di utilizzarle, di cedere le detrazioni a chi decide di farsi carico degli interventi. Si capisce, quindi, la valenza energetica ambientale ed anche sociale di questo strumento di intervento su edifici e quartieri che sono spesso fra i più degradati del Paese”.
“I nuovi meccanismi e la circolare dell’Agenzia delle entrate in uscita aprono nuovi spazi per la cedibilità degli ecobonus, nel rispetto delle regole europee di bilancio, e consentono di far decollare gli interventi più volte sollecitati da settori importanti della nostra economia”, ha dichiarato il viceministro Morando.
“Così come sono stati configurati e migliorati con l’ultima legge di Bilancio gli ecobonus consentiranno risparmi sulle bollette, una delle voci che più pesano sui bilanci delle famiglie”, ha detto la viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova in un videomessaggio. “Le iniziative che stanno partendo in questi giorni confermano la validità dello strumento che potrà essere una leva strategica per realtà importanti del Sud Italia”.
Alcuni audit effettuati da ENEA confermano la possibilità di risparmi elevati. Ad esempio, per un tipico condominio popolare romano costruito nel 1926 nel quartiere di San Lorenzo, l’attuale spesa di 9.790 €/anno tra energia elettrica e gas metano, potrebbe ridursi a 2.200 €/anno con un risparmio di ben 7.590 €/anno, pari al 77%, grazie a interventi di efficientamento. E, dall’analisi economica, emerge che a fronte di una spesa di €150.900, l’ecoincentivo sarebbe di € 102.630 con un ‘tempo di ritorno semplice’ di soli 6,4 anni e un considerevole risparmio annuo in bolletta.
Fra le iniziative in cantiere, il Piano del gruppo Iren che investirà almeno 50 milioni di euro nei prossimi anni in interventi per ridurre fino al 60% del fabbisogno energetico degli edifici e di risparmiare circa 2.000 tep, pari a 2,5 milioni di kWh. “Abbiamo realizzato circa 150 audit energetici gratuiti su condomìni di nostri clienti in provincia di Reggio Emilia e adesso siamo pronti ad avviare la fase commerciale e realizzativa. Riteniamo che l’adesione da parte dei nostri clienti possa essere molto elevata”, ha spiegato l’amministratore delegato di Iren Bianco.
Sicurezza sismica e campagne di informazione
Oggi per gli interventi di tipo condominiale le detrazioni sono del 70% e del 75%, con il limite di spesa di 40mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. La detrazione sale all’80% per gli interventi realizzati nelle zone sismiche 1, 2 o 3, finalizzati anche a ridurre il rischio con il passaggio a una classe inferiore, e all’85% se si riducono 2 o più classi di rischio, con un tetto massimo di 136mila euro di spesa moltiplicato per le unità immobiliari che compongono l’edificio.
“L’aspetto importante è che se si fanno insieme riqualificazione e messa in sicurezza i costi si riducono di molto e, grazie ai risparmi ottenuti con l’efficienza energetica, si riesce a finanziare anche l’anti-sismica. Adesso è necessario far conoscere al grande pubblico e agli operatori queste opportunità”, ha evidenziato Testa.
Da qui la Campagna di comunicazione istituzionale “Fai il cappotto al tuo palazzo: taglia le bollette e aiuta l’ambiente” che verrà trasmessa dal 15 febbraio negli spazi RAI resi disponibili dalla Presidenza del Consiglio e i messaggi sui social media che inviteranno a consultare il sito enea.it e il portale specializzato acs.enea.it con il quadro aggiornato delle agevolazioni previste.