Bike sharing a flusso libero a Torino: un servizio aggiuntivo su un terreno impreparato
Il vandalismo e i furti possono essere l’unica causa dell’insuccesso di un servizio di bici condivise a flusso libero? Intervista di Eco dalle Città a Fabio Zanchetta, presidente di Bike Pride Fiab Torino
20 February, 2018
Si continua a parlare di vandalismo e furti alle bici condivise a flusso libero, dopo che GoBee Bike ha legato il suo addio a questo motivo. Può essere effettivamente solo quella la causa dell’insuccesso di un servizio del genere? Non penso. Stiamo ancora una volta lavorando ai margini della questione. Il bike sharing a flusso libero viene visto come qualcosa di aggiuntivo. Continuiamo a non concentrarci sulla sostanza dell’integrazione tra le diverse forme di mobilità. E così aggiungiamo qualcosa su un terreno che non è ancora preparato. Servono le infrastrutture adatte alla mobilità e alla viabilità ciclistica. A quel punto potremo aggiungere anche servizi aggiuntivi come il bike sharing a flusso libero. Forse, così, anche culturalmente avremo la possibilità di vedere queste biciclette come un servizio e non come qualcosa di “folcloristico”. Questo è il punto nodale. Torino è quindi impreparata a questo tipo di servizio? Come dicevo prima, stiamo mettendo qualcosa in più che dovrebbe arrivare a seguito di una serie di interventi. Siamo di fronte a un terreno ancora non preparato sia a livello infrastrutturale che culturale. Gli operatori di bike sharing free floating a Torino arriveranno a cinque: sono “troppi”? Dipende dai punti di vista. Dal punto di vista di mercato, sono imprese che tra loro si fanno concorrenza. Qualcuna andrà meglio, qualcun’altra no. Il fatto che siano tante aziende non è un problema. Anzi, l’utente ha così varie opzioni da valutare e utilizzare. La questione è il possibile “boomerang”: cosa accadrà se dopo l’investimento iniziale, sull’onda del “boom”, calerà l’attenzione soprattutto in merito alla manutenzione dei mezzi. Allargando lo sguardo ad altre realtà italiane, ci sono città più fertili per il successo del bike sharing a flusso libero? A Milano storicamente il bike sharing di BikeMi funziona e rispetto ad altre realtà le bici messe a disposizione sono più resistenti. Poi c’è una rete di metropolitana con quattro linee. Su questo terreno adesso si va ad aggiungere anche il servizio di bike sharing a flusso libero. Nonostante il traffico, possiamo dire che tra le grandi città italiane sia la più virtuosa dal punto di vista della mobilità.