Smog, il 7 marzo la Commissione Ue decide sull'infrazione dell'Italia e di altri otto paesi
Secondo l'Ansa la Commissione europea stringe i tempi sul deferimento in Corte dei nove Paesi, tra cui l'Italia, in infrazione per aver violato ripetutamente i limiti di Pm10 e biossido di azoto nell'aria dei centri urbani
06 March, 2018
(ansa ambiente)
La Commissione europea stringe i tempi sul deferimento in Corte dei nove Paesi, tra cui l'Italia, in infrazione per aver violato ripetutamente i limiti di Pm10 e biossido di azoto nell'aria dei centri urbani. A quanto risulta ad ANSA, il collegio dei commissari deciderà il pacchetto infrazioni mercoledì 7 e comunicherà le decisioni il giorno dopo, giovedì 8.
A meno di colpi di scena, in quella sede potrebbe decidere per la prosecuzione della procedura di infrazione contro uno o più paesi che hanno violato la direttiva sulla qualità dell'aria (Italia, Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Repubblica ceca, Ungheria, Romania, Slovacchia).
Rispondendo ai giornalisti a margine del Consiglio ambiente, il commissario all'ambiente Karmenu Vella ha ricordato che il Collegio dei commissari "ha già deciso di andare avanti con il deferimento in Corte" dei nove Stati, "a meno che nuove e credibili misure non vengano adottate".
Dopo un incontro con i ministri dei paesi interessati a fine gennaio, "tutti hanno inviato dossier che stiamo esaminando e saremo in posizione di prendere una decisione nei prossimi giorni", ha detto Vella, facendo però riferimento anche a una risposta "entro metà marzo".