Genova. La Giunta comunale: multe a chi fruga nei rifiuti. Poi ci ripensa: solo per chi sporca rovistando
La Giunta comunale di Genova ha proposto l’introduzione del divieto di rovistare nei cassonetti, salvo poi circoscriverlo al caso in cui questo “causi imbrattamento e lordura del suolo pubblico”. La misura dovrà ora passare all’approvazione del Consiglio comunale
16 March, 2018
A Genova ha fatto molto discutere l’intenzione della Giunta comunale di introdurre il divieto di rovistaggio nei cassonetti. Il divieto inserito all’interno di altre misure è stato annunciato lo scorso 6 marzo in una nota: Su proposta dell’Assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Immigrazione e Centro Storico Stefano Garassino, la Giunta ha approvato una proposta di modifica del Regolamento di Polizia Urbana (che dovrà ora passare all’approvazione del Consiglio comunale) finalizzata ad individuare alcune zone di particolare interesse dove potrà essere utilizzato lo strumento del cosiddetto “daspo urbano”, ordine di allontanamento previsto dalla legge 48 /17 proposta dal ministro Minniti. In via sperimentale è stato individuato un perimetro di applicazione che comprende la zona del Municipio Centro Est, in particolare quella ricompresa nel perimetro del “centro storico” e quella del “porto antico”, nonché piazza della Vittoria e zone limitrofe (centro città): aree che sono contraddistinte urbanisticamente dalla presenza di numerosi palazzi storici, attrazioni e luoghi di aggregazione e sono per questo caratterizzate da un consistente flusso turistico in tutto il periodo dell’anno. La proposta comprende il sanzionamento di comportamenti di ubriachezza molesta, atti contrari alla pubblica decenza, commercio abusivo, parcheggiatori abusivi o condotte che impediscano, di fatto, l’accessibilità e la fruizione delle suddette aree. A questi viene aggiunta una nuova tipologia di comportamento vietato: la cernita di rifiuti solidi urbani dagli appositi contenitori al fine del loro riutilizzo, che, pur rappresentando un fenomeno di degrado assai diffuso, non è stato finora vietato da alcuna norma di legge o regolamento. Il divieto sul rovistaggio ha fatto molto discutere e forse anche per questo la Giunta ha deciso una parziale modifica della misura. La proposta contenuta in un emendamento prevede di “inserire una nuova tipologia di comportamento vietato all’art. 28 del R.P.U afferente la cernita di rifiuti solidi urbani qualora ciò causi imbrattamento e lordura del suolo pubblico”. Quindi, tradotto in soldoni, multe solo per chi sporca rovistando. La parola passa ora al Consiglio comunale e non possiamo escludere nuovi colpi di scena.