Rifiuti. Da Collegno la conferma: nei cassonetti un 'tesoro' che viene bruciato
Gli ispettori del Cidiu e i tecnici del Comune sono andati a controllare una decina di grandi utenze domestiche del territorio. Dalle analisi merceologiche risulta che l’80% del materiale presente nell’indifferenziato in realtà potrebbe essere separato. On line il report dei controlli
12 April, 2018
Un “tesoro” dentro l’indifferenziato di Collegno. E’ quello scoperto dagli ispettori del Cidiu e i tecnici del Comune che sono andati a controllare una decina di grandi utenze domestiche del territorio. “C’è un ampissimo margine di miglioramento. Perché al di là del fatto che siamo arrivati ad un totale di 63% di differenziata, esistono ancora delle criticità sulla qualità di quanto separiamo” ha commentato l’assessore comunale all’Ambiente, Enrico Manfredi. Dai risultati delle analisi merceologiche, infatti, risulta che l’80% del materiale presente nell’indifferenziato in realtà potrebbe essere separato. Un dato che sorprende ma che tuttavia non riguarda solo Collegno, come in passato avevano evidenziato i trash mob fatti da Eco dalle Città. Detto questo, andiamo a vedere cosa è accaduto nel comune alle porte di Torino.
Come sono avvenute le analisi
Prima dell’organizzazione delle analisi merceologiche, sono stati contattati tutti gli amministratori di condominio delle utenze interessate allo scopo di presentare il progetto. Una settimana prima della prima analisi, nell’androne (o sul cancello) di tutte le utenze controllate è stata affissa una locandina riportante la data e l’orario dell’analisi. In tutte le buche sono state inserite delle lettere alle utenze e un materiale informativo sui rifiuti.
Durante le analisi merceologiche due operatori hanno svuotato il contenuto dei contenitori della raccolta su di un telo e operato una analisi merceologica tecnica a tutti gli effetti, pesando i rifiuti e calcolando le impurità. Oltre a effettuare l’analisi, uno dei due operatori si è occupato di raccontare passo-passo le operazione ai condomini e agli altri soggetti presenti, con un approccio comunicativo che ha evidenziato i principali errori e informato su come deve essere effettuata una corretta raccolta differenziata.
Cosa c’è nel sacco dell’indifferenziato che non dovrebbe stare lì?
“Tantissimo organico nell'indifferenziato: parliamo di un 50%” ha sottolineato l’assessore comunale all’Ambiente, Enrico Manfredi. Ma non solo, anche carta e plastica. Un “tesoro” che finendo nel sacco nero finisce nel fuoco dell’inceneritore. Meglio allora non sprecare questi materiali preziosi che possono avere nuova vita prendendo la strada della raccolta differenziata. Ma come agire per migliorare la separazione da parte dei cittadini? “A breve invieremo una lettera con il report di quanto ritrovato nei loro sacchetti, invitando i cittadini a rispettare i canoni della buona raccolta. E se non ci saranno miglioramenti, scatteranno le sanzioni. Ma quella è proprio l’extrema ratio” ha concluso l’assesore.