Le case automobilistiche rimandano l'uscita di modelli meno inquinanti per massimizzare i profitti
Lo dice l'ultimo rapporto di Transport & Enviroment che però dice che la maggior parte dei costruttori rimane sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi di CO2 fissati al 2021
13 April, 2018
Quasi tutte le case automobilistiche in Europa sono in linea con l'obiettivo europeo di riduzione delle emissioni di CO2 al 2021, ma i costruttori ritardano la messa sul mercato di modelli meno inquinanti, per sfruttare fino in fondo i vecchi modelli. Lo afferma un rapporto della ong per il trasporto sostenibile Transport & Environment, che ha sede a Bruxelles e raccoglie 53 organizzazioni di 26 paesi.
"La strategia dei produttori per rispettare i target fissati al 2021 - scrive T&E in un comunicato - è quella di aumentare le vendite di veicoli elettrici e plug-in ibridi, e questo probabilmente aumenterà significativamente la loro quota di mercato in Europa al 5-7% entro il 2021. Ma l'analisi mostra come le case automobilistiche stiano anche frenando il lancio dei nuovi veicoli plug-in fino all'ultimo momento possibile".
Per T&E "solo 6 dei 50 modelli più venduti in Europa hanno ricevuto un full upgrade nel 2017 e solo 4 su 50 modelli saranno sottoposti ad un upgrade completo prima della fine dell'anno, seguiti da 14 nel 2019 e da sette nel 2020. Attualmente, sono disponibili in vendita solo 20 modelli elettrici, ma se tutte le aziende manterranno le loro promesse, si potrebbe arrivare a 100 modelli entro il 2021".
Veronica Aneris, portavoce italiana T&E, spiega che "il target 2021 per Fca è di 91.2 grCo2/km, e secondo la nostra analisi, in uno scenario business as usual, Fca presenterà al 2021 il valore di 106.3grCo2/km, ben lontano dall'obiettivo imposto dalla regolamentazione europea". Per Aneris "risulta chiave in questo senso il tanto atteso annuncio della strategia aziendale 2018-2022 che Fca dovrebbe rivelare il giugno prossimo".