Raccogliere i rifiuti dei fiumi per salvare il mare: sul Po un progetto di sbarramento realizzato da Corepla
La richiesta arriva da Marevivo che al tema ha dedicato l'incontro a Roma ''Il fiume salva il mare''. Durante l'appuntamento è stato presentato il progetto di sbarramento sul fiume Po che sarà realizzato da Castalia e Corepla, in collaborazione con Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile
20 April, 2018
I fiumi sono le grandi arterie del pianeta ma oggi si sono trasformati in ''nastri trasportatori'' di rifiuti di ogni genere che, raccolti durante il loro corso, finiscono in mare. L'80% della plastica che inquina i nostri mari arriva infatti dall'entroterra. Per mitigare l'inquinamento, quindi, la prima azione concreta è quella di posizionare sistemi di raccolta dei rifiuti alla foce di tutti i corsi d'acqua. Lo chiede l''associazione Marevivo che al tema ha dedicato un incontro a Roma ''Il fiume salva il mare'' organizzato con Roma Capitale, in collaborazione con il Comitato Idrologico Internazionale - Ihp Unesco del ministero dell''Ambiente. Appuntamento che rientra nell'ambito delle iniziative per celebrare il Natale di Roma e l'Earth Day, la Giornata per la Terra che quest'anno a livello globale ha deciso di promuovere la campagna ''End Plastic Pollution'' per sensibilizzare sui danni provocati dalla plastica.
"Come Roma Capitale stiamo portando avanti un intenso lavoro dell''assessorato alla Sostenibilità Ambientale con l'Ufficio Speciale Tevere per promuovere attività di riqualificazione delle aree golenali e il monitoraggio delle criticità", dichiara Pinuccia Montanari, assessore alla Sostenibilità Ambientale Roma Capitale. "Il Tevere è un grande patrimonio che vogliamo difendere con tutti gli strumenti disponibili - continua l''assessore - tra cui il Contratto di fiume, che sarà un veicolo importante per individuare finanziamenti e programmare azioni strategiche". Il messaggio, attraverso la Cerimonia dell''acqua con la madrina Licia Colò, è partito dal Tevere per essere diffuso nelle acque di tutto il mondo.
Ad accogliere la richiesta di Marevivo anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che ha inviato una nota all'associazione: "La Regione Lazio ha inaugurato una nuova stagione di difesa del patrimonio ambientale con investimenti importanti a lungo termine, destinati anche al fiume Tevere che sarà uno dei luoghi su cui cittadini e istituzioni dovranno concentrare i loro sforzi e su cui potremo sperimentare il buon utilizzo delle risorse europee", scrive il governatore. "Un'azione - continua Zingaretti - che abbiamo già avviato a cui ora sarà importante dare seguito attraverso la piena collaborazione di tutti gli attori coinvolti, a partire da Roma Capitale e dal patrimonio delle associazioni che si occupano della difesa dell''ambiente. Noi siamo pronti a dare una mano concreta a cittadini ed associazioni".
Durante l'appuntamento di oggi è stato presentato il progetto di sbarramento sul fiume Po che sarà realizzato, in via sperimentale, da Castalia e Corepla, in collaborazione con Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che partirà nel periodo estivo e avrà una durata di due mesi. Il sistema sarà posizionato nella zona di Ferrara, più precisamente nella zona di Pontelagoscuro, e ad occuparsi del riciclo della plastica sarà il consorzio Corepla. Nei corsi d'acqua ristretti è molto più facile raccogliere i residui solidi urbani ed è vantaggioso anche economicamente per impiego di risorse rispetto alla raccolta in mare che necessita di imbarcazioni e combustibili. Il sistema di sbarramento, non usando le classiche reti, ha un impatto minimo sulla flora e la fauna fluviale. Con la sperimentazione sul fiume Po saranno anche raccolti dati, al momento non disponibili, sulla tipologia, il volume e il tasso di riciclabilità della plastica raccolta.