Con la semina nasce la Fondazione Capellino: permacultura e bioarchitettura per la difesa della biodiversità
In occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale dedicata alla Terra, a San Salvatore Monferrato in provincia di Alessandria è andata in scena la ‘Giornata della rigenerazione dei terreni’ dove sono stati sparsi i primi semi per la nascita della Fondazione Capellino
24 April, 2018
In occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale dedicata alla Terra, a San Salvatore Monferrato in provincia di Alessandria è andata in scena la ‘Giornata della rigenerazione dei terreni’ dove sono stati sparsi i primi semi per la nascita della Fondazione Capellino “costituita col solo fine di promuovere, ovunque nel mondo, progetti in difesa dei cani, dei gatti e della biodiversità” e che si sosterrà grazie alla donazione dei profitti di Almo Nature. Di fatto l’azienda diventa così la prima al mondo la cui proprietà sarà interamente posseduta dagli animali “Owened by the Animal”.
L’idea è venuta proprio al patron di Almo Nature Pier Giovanni Capellino che, per sostenere e moltiplicare i progetti e le azioni a sostegno della dignità e dei diritti degli animali, della sostenibilità e della biodiversità, ha deciso di trasformare Villa Harry - una decadente villa liberty incastonata tra le colline del Monferrato – nel quartier generale della Fondazione.
Il progetto di Capellino è ambizioso, infatti sui terreni di Villa Harry non sorgerà solo la sede della Fondazione ma anche una struttura destinata alla formazione e all’educazione alla biodiversità e una innovativa azienda agricola, una vera e propria oasi della biodiversità con numerose varietà di piante, erbe, frutti e ortaggi coltivate secondo i dettami della permacultura.
In attesa che gli edifici vengano recuperati rispettando i principi della bioarchitettura e della sostenibilità energetica con l’impiego del giusto mix di rinnovabili, il primo passo concreto è stato quello di recuperare i terreni un tempo coltivati con monocultura cerealicola, con la semina di piante leguminose per ripristinare l’antico equilibrio del suolo. Per l’occasione a infondere pillole di permacultura ai partecipanti della ‘Giornata della rigenerazione dei terreni’ e a insegnare come spargere i primi semi della futura azienda agricola è stato il contadino rivoluzionario Onorio Belussi, che da più di trent’anni è l’ambasciatore italiano dell’agricoltura naturale o ‘del non fare’ teorizzata dal giapponese Fukuoka.