In discarica finiscono 66 milioni di tonnellate di organico, solo il 30% viene riciclato correttamente
5 milioni di europei usano i sacchi in Mater-Bi. All’Ifat di Monaco, Novamont presenta le esperienze nelle principali città europee che hanno adottato il modello di intercettazione della frazione organica con i sacchi compostabili
15 May, 2018
In Europa si producono 96 milioni di tonnellate di rifiuto organico ma solo il 30% di essi viene riciclato correttamente, mentre 66 milioni ancora oggi vengono conferiti in discarica, con ingenti costi ambientali, economici e sociali. Il rifiuto organico in discarica può, infatti, diventare estremamente pericoloso, perché produce percolato e gas metano che possono finire nelle falde acquifere con effetti negativi sulla salute dell’uomo e sul clima.
Con la recente Direttiva Rifiuti comunitaria che prevede l’obbligatorietà della raccolta differenziata del rifiuto organico in tutti i Paesi membri entro il 2023 e che dal 2027 soltanto il rifiuto organico proveniente dalla raccolta differenziata potrà entrare nel calcolo del riciclaggio - con un tetto massimo del 10% del rifiuto organico conferito in discarica entro il 2035 – è indispensabile dotarsi velocemente di modelli di raccolta efficienti e di successo come quello che Novamont presenterà all’IFAT di Monaco, la fiera sui servizi ambientali e sulla gestione dei rifiuti in svolgimento dal 14 al 18 maggio 2018.
Tra le principali città europee che hanno adottato il modello di intercettazione della frazione organica con i sacchi compostabili in Mater-Bi ci sono Milano, Parma, Treviso, Copenaghen, Roskilde (DK), Ginevra (CH), Kristiansand (Nor), Luleå (S), il quartiere Sarrià di Barcellona, Parigi (sperimentazione), Grenoble, Cardiff, Manchester e svariati quartieri londinesi per, complessivamente, circa 5.350.000 abitanti coinvolti e circa 312.000 tonnellate di frazione umida raccolta.
Una raccolta della frazione organica dei rifiuti efficiente, igienica e di qualità è possibile grazie all’utilizzo dei sacchi in Mater-Bi, la bioplastica biodegradabile e compostabile di Novamont, che si adattano perfettamente a qualsiasi sistema di raccolta e di trattamento dei rifiuti organici in uso in Europa. A dimostrarlo sono le innumerevoli esperienze di municipalità italiane ed estere presentate da Novamont all’IFAT.
Con il marchio Mater-Bi Novamont produce e commercializza un’ampia famiglia di bioplastiche, biodegradabili e compostabili secondo lo standard UNI 13432, ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, che permettono di evitare lo smaltimento in discarica, contribuendo alla creazione di compost di qualità, un alleato importantissimo per combattere la desertificazione e l’erosione dei suoli.
Il 16 maggio, dalle 16 alle 18, padiglione B4-sala B42 di IFAT, Christian Garaffa, Marketing Manager for Source Separation & Recycling di Novamont, presenterà il modello Novamont per la raccolta dei rifiuti organici nel corso del workshop "Le best practice piemontesi nel settore del cleantech" organizzato dalla Regione Piemonte.