Il 'contatore ambientale' di Milano, uno strumento per il consumo responsabile
"Il cittadino che acquisisce consapevolezza sull’importanza di differenziare i rifiuti, sul risparmio di Co2, di acqua e sull’utilizzo dei materiali sarà un cittadino più attento che per esempio cercherà di riparare le cose prima di acquistarne di nuove”
14 June, 2018
di Tiziana Giacalone
Il protocollo d’intesa è stato appena firmato e il “Contatore Ambientale” sarà attivato in autunno grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano, Conai, Amsa, A2A Ambiente e Amat. L’obiettivo è quello di alzare la percentuale di raccolta differenziata e per farlo, oltre a potenziare i sistemi di raccolta in tutte le zone della città, si conteggeranno i vantaggi concreti aumentando la consapevolezza dei cittadini sull’importanza di separare i rifiuti.
I cittadini di Milano potranno infatti sapere cosa succede ai propri rifiuti dopo il passaggio dei camion Amsa e verificare direttamente numeri e benefici della differenziata - in termini di emissioni di Co2 risparmiate, compost creato, vetro, alluminio, acciaio, carta, cartone, legno e plastica riciclati - consultandoli a partire da ottobre sia sul sito Open Data sia sul sito istituzionale dell’amministrazione comunale.
“Il Contatore Ambientale che almeno in questa prima fase raccoglierà i dati delle utenze domestiche, darà contezza dello sforzo fatto dai cittadini nel separare i rifiuti in linea con gli obiettivi ONU al 2030 per lo Sviluppo Sostenibile - dice Gloria Zavatta Presidente Amat - In particolare puntiamo all’obiettivo del consumo responsabile: il cittadino che acquisisce consapevolezza sull’importanza di differenziare i rifiuti, sul risparmio di Co2, di acqua e sull’utilizzo dei materiali sarà un cittadino più attento che per esempio cercherà di riparare le cose prima di acquistarne di nuove”.
Attualmente la percentuale di raccolta differenziata a Milano sfiora il 56%, un traguardo degno di nota per una grande città europea. Tant'è che l’esperienza milanese ha ispirato i sistemi di raccolta dell’umido di New York, mentre il Giappone vorrebbe adottare il “modello Milano” per i giochi olimpici del 2020.
Ma com’è stato possibile tutto questo?
L’assessore alla Mobilità e Ambiente, Marco Granelli, non ha dubbi: “Grazie all’azione di Amsa che lavora per riuscire a essere sempre più efficiente. E grazie anche ai cittadini che nelle loro case dividono con attenzione i vari materiali e ai custodi che ci tengono e controllano facendo in modo che i condomini separino correttamente le frazioni".
Milano come traino per il resto del paese?
“Milano è una grande città e se la raccolta differenziata funziona con i grandi numeri può funzionare in tutto il paese”.
La pensa allo stesso modo Giorgio Quagliuolo, presidente di Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) che durante la presentazione del “Contatore Ambientale”, a Palazzo Marino, sottolinea come l’esperienza milanese nella gestione dei rifiuti sia ormai un’eccellenza europea. “Ma è necessario coinvolgere sempre di più i cittadini che hanno un ruolo fondamentale. C’è chi pensa che differenziare non sia utile perché poi si butta tutto insieme. Ecco con il “Contatore Ambientale” dimostreremo invece che differenziare è utile perché si risparmia Co2, acqua e si generano nuove materie”.
In attesa di visionare i dati del contatore, Amsa ha già attivato il potenziamento della raccolta differenziata e come spiega Mauro De Cillis, Direttore Operativo Amsa, “da metà giugno diminuirà la frequenza di ritiro del sacco trasparente - che contiene i rifiuti indifferenziati – da 2 volte a 1 volta a settimana mentre sarà potenziata la raccolta porta a porta del cartone. L’obiettivo è raggiungere il 60% entro il 2020, grazie anche alla raccolta differenziata da estendere, entro il 2019, a tutti i 93 mercati scoperti di Milano. Attualmente la raccolta differenziata è attiva in 67 mercati comunali.”
Foto di Giacimenti Urbani: Restart Party Milano-PC Officina durante il Mercato Circolare 2017 (Cascina Cuccagna)