Imballaggi ed e-commerce, Comieco: 'Bisogna pensare al contributo Conai anche per chi gestisce le vendite on-line'
Alla festa di Radio Popolare di Milano si è parlato di nuovi consumi e dell’aumento degli imballaggi in cartone che ogni giorno la città deve gestire a causa delle vendite on-line: tra innovazione e vantaggi per l’economia circolare
18 June, 2018
di Tiziana Giacalone
In questi anni abbiamo assistito a un cambiamento nelle scelte dei consumatori che di frequente preferiscono acquistare prodotti e oggetti on line. Secondo i dati dell’Osservatorio eCommerce del Politecnico di Milano, nel 2017 il valore degli acquisti on line è stato pari a 12,2 miliardi di euro (il 28% in più rispetto al 2016). Nella sola Milano ogni mese si registrano 650 mila consegne relative all'e-commerce, 23 mila al giorno (dati diffusi da Netcom, il Consorzio del commercio elettronico), con un impatto rilevante in termini di aumento del traffico veicolare e del numero di imballaggi da gestire, soprattutto di quelli in carta e cartone.
Sabato 16 giugno a Milano Radio Popolare ha dedicato uno spazio a questo tema, in occasione della festa della Radio “All you need is pop”, presso l’ex Ospedale Paolo Pini, al “Teatro la cucina”.
Al'incontro è intervenuto anche Comieco, consorzio nazionale della carta. Il direttore Carlo Montalbetti ha sottolineato l'importanza della raccolta differenziata non solo come "segno di civiltà ma anche perché riduce il corrispettivo chiesto ai cittadini per la gestione dei rifiuti ed è un’azione utile nel contesto dell’economia circolare. La carta per esempio si può differenziare fino a 7 volte. Certamente – ha aggiunto - bisognerà pensare a un sistema che faccia pagare il contributo Conai per gli imballaggi anche a chi gestisce l’e-commerce. L’aumento delle consegne inoltre comporta anche un aumento del traffico in città. Bisogna dunque rivedere la progettazione urbana e i piani del traffico, non solo per le consegne dei pacchi ma anche per i camion che passano a ritirare i rifiuti e che – quando è possibile – dovrebbero avere la possibilità di entrare negli spazi condominiali. Questo oggi succede in alcune realtà come nelle torri City life”.
Come si stanno organizzando Amsa e il Comune per fronteggiare questo aumento di traffico e del numero di imballaggi da gestire?
“Amsa – dichiara De Cillis, Responsabile operativo dell'azienda - per le utenze domestiche ha già potenziato il servizio di raccolta porta a porta consentendo ai cittadini di conferire gli imballaggi in cartone, ripiegati, accanto ai contenitori per la raccolta della carta. Questo servizio al momento copre la zona nord-ovest e la zona sud-ovest di Milano. Entro il 2019 dovrebbe coprire tutta la città.” (Prima i milanesi potevano scegliere tra conferire gli imballaggi in cartone nel cassonetto della carta dopo averli spezzettati; accumulare almeno 10 cartoni di medie dimensioni e prenotare il ritiro gratuito telefonando al numero verde Amsa; conferire i cartoni presso le riciclerie di Amsa)
Il comune da parte sua sta valutando una serie di possibili soluzioni. Marco Granelli, assessore alla Mobilità e all’Ambiente, dice che “in vista di formalizzare un accordo con il Conai cercheremo di incentivare la raccolta del cartone e di regolarizzare l’ingresso in città dei mezzi che fanno le consegne. Si potrebbero individuare delle fasce orarie e distinguere le tipologie di mezzi, per esempio avvantaggiare quelli elettrici. Milano è anche la città della Food policy e considerato che molte consegne a domicilio riguardano il cibo possiamo anche lavorare favorendo l’introduzione dei contenitori biodegradabili. In questo caso un ruolo importante è rappresentato dalle norme che incidono sui tipi di materiali da produrre”.