Migranti, quello che l’informazione non dice. Cambiamenti climatici, giustizia ambientale e sociale
Secondo il report dell’Idmc, dal 2008 al 2015 203,4 milioni di persone nel mondo hanno lasciato la loro casa per cause ambientali o climatiche, una media di 25,4 milioni ogni anno. Nel 2015 ci sono stati 27,8 milioni di ecoprofughi in 127 paesi, più delle popolazione totali di New York, Londra, Parigi e Il Cairo messe insieme
28 June, 2018
In Italia c’è un’invasione di migranti. I delinquenti stranieri vengono tutti qui da noi. Le Ong sono taxi del mare. Non è vero che i clandestini scappano dalla guerra. Sul fenomeno migratorio sono tanti i pregiudizi, i falsi miti e i luoghi comuni che condizionano l’opinione pubblica, avallano le scelte politiche, alimentano paure e odio. E sono altrettante le notizie che non fanno notizia, i reportage che non lasciano il segno, le inchieste che non finiscono in prima serata.
Per approfondire gli aspetti meno conosciuti di un tema che occupa le agende dei capi di Stato europei e le copertine dei giornali, la Ong ambientalista Green Cross Italia ha promosso il seminario “Migranti, quello che l’informazione non dice – Cambiamenti climatici, giustizia ambientale e sociale”, lunedì 2 luglio 2018 dalle 9.30 alle 13.30 nella sede della FNSI, Federazione nazionale della stampa italiana, in Corso Vittorio Emanuele II, 349 a Roma. L’incontro, che dà diritto ai giornalisti partecipanti a sei crediti deontologici, farà un focus sulle cause della migrazione, cioè da dove viene, che cosa lascia e da cosa fugge chi si mette in viaggio. Inoltre si analizzeranno le origini delle migrazioni forzate provocate dai cambiamenti climatici, la figura dell’ecoprofugo e del rifugiato ambientale in cerca di protezione.
“Secondo il report dell’Idmc, dal 2008 al 2015 203,4 milioni di persone nel mondo hanno lasciato la loro casa per cause ambientali o climatiche, una media di 25,4 milioni ogni anno – spiega Valerio Calzolaio, giornalista, scrittore e componente di Green Cross Italia –. Nel 2015 ci sono stati 27,8 milioni di ecoprofughi in 127 paesi, più delle popolazione totali di New York, Londra, Parigi e Il Cairo messe insieme. E ogni anno il numero cresce. È necessario farsi carico di loro e attivare azioni di prevenzione mirata, di protezione e assistenza, oltre ad approvare uno strumento legale delle Nazioni Unite che riconosca i rifugiati climatici”.
Al seminario, realizzato nell’ambito del progetto “CREA Sénégal” con il contributo del ministero dell’Interno, interverranno: Elio Pacilio, presidente di Green Cross, Anna Meli, Carta di Roma, Carlotta Sami, portavoce per il Sud Europa dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Francesca Mannocchi, giornalista de L’Espresso, Maurizio Cossa, avvocato dell’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, Valerio Calzolaio, giornalista e scrittore, Flavio Di Giacomo, portavoce dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, Elena Seina, coordinatrice progetti Africa di Green Cross, Angela Caponnetto, Rai News.