Terra dei Fuochi, dissesto idrogeologico ed economia circolare passano al Ministero dell'Ambiente
Approvato il decreto che trasferisce dal ministero delle Politiche agricole a quello dell'Ambiente le competenze sulla Terra dei fuochi, che prevede anche il passaggio di competenze sul dissesto idrogeologico e sull'economia circolare
03 July, 2018
"Sono
molto soddisfatto che sia passato il decreto legge che trasferisce la
competenza sulla Terra dei fuochi al mio ministero: ora ho la penna,
il potere di produrre tutti gli atti conseguenziali in materia di
messa in sicurezza e bonifica". Lo annuncia il ministro
dell'Ambiente, Sergio Costa al termine del Consiglio dei ministri.
"Avrò anche la competenza della tutela idrogeologica e
l'economia circolare", ha aggiunto. Il
decreto che trasferisce dal ministero delle Politiche agricole a
quello dell'Ambiente le competenze sulla Terra dei fuochi prevede
anche il passaggio di competenze sul dissesto idrogeologico e
sull'economia circolare. Sulla Terra dei Fuochi, spiega il ministero
dell'Ambiente, il passaggio è il primo step per poter scrivere un
secondo decreto sulla messa in sicurezza definitiva delle "terre
dei fuochi" di tutta Italia.
Dissesto
idrogeologico.
Passano al ministero Ambiente le competenze sul dissesto che nel 2014
andarono alla struttura di missione di Palazzo Chigi. Anche i
relativi fondi sulla tutela del territorio più fragile passano ora
al Ministero dell'Ambiente.
Economia
circolare.
Il ministero dell'Ambiente avrà competenza su questo settore che
sarà trattato in maniera organica e sarà possibile dare impulso
all'imprenditoria dell'economia circolare. Bisognerà rimuovere gli
ostacoli burocratici e agevolare la nascita di un nuovo paradigma
economico.
"E'
una conquista storica la competenza del ministero dell'Ambiente sulla
Terra dei Fuochi" ha rilevato il ministro Costa in una diretta
su Facebook spiegando che questo decreto legge era atteso non solo in
Campania ma in tutta Italia e che ora "si può iniziare un
percorso nuovo". Nel decreto, aggiunge Costa, "si parla
anche di messa in sicurezza e di bonifiche su tutto il territorio
nazionale che saranno di competenza dell'Ambiente. Potremo fare un
lavoro organico insieme e guardare a tutto il Paese e le sofferenze
che ha patito in questi anni". Un altro momento "storico",
prosegue Costa, è che "per la prima volta si parla di economia
circolare" e anche questo "rientra nelle competenze del
ministero dell'Ambiente. Riuso, riutilizzo, reimpiego" che
caratterizzano l'economia circolare consentono di immaginare "un
nuovo sistema di fare impresa ambientale - ha detto Costa - dando
agli imprenditori la garanzia di poter procedere bene e al cittadino
la garanzia che quello che è un prodotto sano, che gli imballaggi
verranno visti con uno sguardo diverso, che il prodotto verrà
reimpiegato, che le materie prime-seconde potranno essere una
risorsa". Il ministro aggiunge di aspettarsi "che il
decreto venga convertito in legge" e sui dice "persuaso che
il Parlamento intero sia disponibile perchè l'Ambiente è di tutti,
non ha coloro nè appartenenze nè steccati". Il passaggio delle
competenze al ministero dell'Ambiente "non è un credito a me ma
a voi cittadini. Adesso avrete un alleato in più - conclude - e
possiamo iniziare un percorso mai iniziato".
(foto internazionale.it)