Emilia Romagna, da settembre autobus gratis per chi ha l'abbonamento del treno
Dal 1° settembre 2018 parte l''operazione ''Mi muovo anche in città'' destinata a chi possiede un abbonamento ferroviario annuale o mensile: chi validerà l'abbonamento sul treno potrà viaggiare gratuitamente sugli autobus urbani della città sia di partenza che di destinazione
03 July, 2018
Dal 1 settembre 2018 in Emilia Romagna parte l''operazione ''Mi muovo anche in città'', l'integrazione tariffaria tra treno e bus destinata a chi possiede un abbonamento ferroviario annuale o mensile: chi da quella data in poi validerà l''abbonamento sul treno potrà infatti viaggiare gratuitamente sugli autobus urbani della città sia di partenza che di destinazione. Si calcola che per i 58.000 tra pendolari, lavoratori, studenti e cittadini che hanno l'abbonamento del treno il risparmio sarà mediamente di oltre 150 euro l'anno. Un'opportunità che sarà valida nelle 13 città dell''Emilia-Romagna con più di 50 mila abitanti e che sarà resa possibile grazie all'investimento della Regione di 6 milioni di euro l''anno. Si tratta di: Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Ferrara, Ravenna, Cesena, Forlì, Rimini, Carpi, Faenza, Imola.
In gran parte si tratta di abbonamenti ferroviari con partenza e-o destinazione da una delle 13 città, ai quali si aggiungono circa 8mila abbonamenti al servizio ferroviario che usufruiscono dell''integrazione al servizio urbano (oggi a pagamento) che risparmieranno una cifra tra 110 e 180 euro all''anno, a seconda della città su cui usufruiscono dell''integrazione. Gli abbonamenti annuali e mensili dovranno essere caricati sulla tessera.
''Si tratta di un provvedimento a mio avviso straordinario per il significato che questa scelta porta con sé: si è scelto l'ambiente e una migliore qualità della vita nei nostri centri urbani" sottolinea il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. "Un forte incentivo all'uso del treno e dei trasporti pubblici - aggiunge - comporta benefici sotto tutti i punti di vista: dal minor traffico alla sicurezza stradale nelle nostre città, dal minor inquinamento ai risparmi nella spesa sostenuta per spostamenti che spesso sono per lavoro e studio". Questa Regione - prosegue - ha messo al centro la sostenibilità ambientale e la qualità dell''aria, per dare una risposta efficace e concreta alle esigenze di mobilità dei cittadini. Una scelta condivisa con gli enti locali, le società di trasporto pubbliche e private, i sindacati e le parti sociali con la firma, sei mesi fa, del Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2018-2020, che prevede complessivamente investimenti per quasi 2 miliardi e i cui obiettivi sono il rafforzamento e il miglioramento sia del settore ferroviario che del trasporto dei bus urbani''. Con quest'operazione - sottolinea Bonaccini - manteniamo un''altra delle promesse fatte nel nostro programma ed è un investimento che proseguiremo. Il prossimo anno, poi, inaugureremo il people mover e stiamo pensando anche a un collegamento intermodale di superficie nella costa adriatica".
''E' un altro importante passo avanti nella mobilità sostenibile e nell'integrazione tra ferro e trasporto pubblico su gomma nelle città - afferma l''assessore regionale alla Mobilità, Raffaele Donini-. Per i cittadini un ulteriore risparmio: il mezzo pubblico, già più conveniente, lo diventa sempre di più. Si tratta di un provvedimento - spiega Donini - che rientra in quella ''cura del ferro'' e in uno dei principali obiettivi di mandato. Sono emozionato dal fatto che la nostra Regione sia oggi in grado di trasformare un obiettivo decennale in realtà. Con questa operazione raggiungiamo diversi traguardi: fidelizziamo i cittadini al servizio pubblico ferroviario; realizziamo una manovra estensiva: il trasporto pubblico su ferro, in Emilia-Romagna, infatti, cresce più che in qualsiasi altra regione; infine attuiamo una manovra redistributiva, visto che l'abbonamento integrato verrà usato soprattutto da studenti e lavoratori. Infine diamo un contributo molto importante alla sostenibilità ambientale".
L'integrazione tariffaria è valida anche per gli abbonamenti con destinazione o partenza da una delle 13 città indicate e arrivo o partenza da fuori regione (ad esempio Piacenza-Milano), a condizione di avere la residenza in Emilia Romagna.
''Mi muovo'' emessa dalle aziende del traporto pubblico locale oppure sulla tessera ''Unica'' emessa da Trenitalia. L'11 dicembre 2017 il presidente Bonaccin e i rappresentanti di enti pubblici, Città metropolitana di Bologna, società di gestione pubbliche e private e parti sociali hanno firmato il ''Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2018-2020''. L'intesa, siglata a Bologna nella giornata nazionale degli Stati generali per il trasporto pubblico, prevede impegni e investimenti a carico di ogni firmatario, per arrivare a ridisegnare sia il settore ferroviario sia il trasporto dei bus urbani. Una realtà che in Emilia-Romagna interessa oltre 1 milione di passeggeri al giorno (850 mila su gomma e 150 mila su ferro) e 7.230 lavoratori in aziende che, insieme, hanno un fatturato annuo di 650 milioni euro. Accanto al rinnovo pressoché totale del materiale rotabile ferroviario entro il 2019 e di un ulteriore 20% dei mezzi sulle strade entro il 2020 (75 nuovi treni e 600 autobus), il patto prevedeva appunto l'integrazione tariffaria ferro-gomma, e poi la bigliettazione elettronica. Per il nuovo materiale è previsto un investimento di risorse pubbliche pari a oltre 900 milioni di euro che, sommati alle risorse previste nel piano triennale di ammodernamento delle stazioni, superano 1 miliardo di euro.
Entreranno in servizio 96 nuovi convogli, di cui 75 entro il 2019, grazie ad un investimento complessivo di 750 milioni di euro. Inoltre, è di 50 milioni di euro l''investimento nel biennio 2017-2018 per riqualificare 12 stazioni dell''Emilia-Romagna. Sempre entro il 2020 saranno rinnovati 600 nuovi autobus grazie ad un investimento di 160 milioni di euro, di cui 80 a carico del bilancio regionale. Saranno così sostituiti i mezzi più obsoleti della flotta: dopo i 191 nuovi bus (diesel euro 6) arrivati nel 2017, 70 (a metano, ibridi o elettrici) circoleranno nel 2018 e i restanti 339 entro il 2020.