Roma, Baobab Experience: al presidio di accoglienza per migranti il cibo donato dal mercato Trieste
Grazie alla capacità degli attivisti di Baobab Experience di fare rete con la cittadinanza, negli ultimi mesi si è stretto un accordo con il mercato Trieste di via Chiana, che si è reso disponibile a donare al presidio umanitario tutto l’invenduto della giornata
04 July, 2018
di Viola de Andrade Piroli
A Roma, in un parcheggio abbandonato dietro la stazione Tiburtina, c’è un presidio umanitario di primissima accoglienza gestito da Baobab Experience, l'associazione nata nel 2015 in seguito allo sgombero del centro Baobab di via Cupa che dava ospitalità e assistenza a migliaia di migranti totalmente "dimenticati" dalle istituzioni.
I volontari portano avanti questa esperienza di accoglienza dal basso grazie alle donazioni di privati cittadini, riuscendo anche al campo della Tiburtina a soddisfare le esigenze fondamentali delle persone ospitate, attualmente circa 350 migranti provenienti per lo più dall'Africa subsahariana e tutti giovanissimi. C’è chi si occupa dell’assistenza sanitaria, del supporto legale, chi di coordinare le attività ludico/ ricreative e i corsi di lingua, chi delle rivendicazioni politiche, chi dei minori stranieri non accompagnati e chi del cibo. Tutto questo in condizioni molto difficili: non c'è luce, gas, acqua e quindi neanche una cucina in cui preparare da mangiare.
A sostenere il funzionamento del campo, oltre ai singoli cittadini, vi sono molte realtà associative. Le materie prime, come tutto il resto (tende, coperte, medicine, vestiti, materiale logistico) sono donate, o acquistate, grazie ai contribuiti di privati, visto che le istituzioni non supportano in alcun modo questo modello di accoglienza informale.
Per quanto riguarda il cibo, il gruppo
coordina decine di volontari che preparano i pasti e distribuscono
generi alimentari recuperati in città. Un grande aiuto in questo
senso è quello che arriva da No Name Kitchen, organizzazione no
profit spagnola attiva anche in altri campi profughi sulla rotta
balcanica. Da alcuni mesi l’ong aiuta il campo occupandosi
dell'approvvigionamento dell’acqua e integrando i pasti con una
buona dose di frutta e verdura.
Grazie alla capacità degli attivisti
di Baobab Experience di fare rete con la cittadinanza, negli ultimi
mesi si è stretto un accordo con il mercato Trieste di via Chiana,
che si è reso disponibile a donare al presidio umanitario tutto
l’invenduto della giornata. Ogni giorno, poco prima della chiusura
dei banchi, gli attivisti di NNK si recando con la loro “furgoneta”
a recuperare le eccedenze messe appositamente da parte dai
commercianti, che poi portano al campo dove vengono preparate per la
cena.
Lo storico mercato Trieste, come molti altri mercati rionali della città, ha rischiato di essere chiuso per far spazio ad un centro commerciale, ma i commercianti di via Chiana e il loro presidente Amedeo Valente non si sono arresi. Al contrario hanno deciso di rilanciare l’attività prolungando l’orario di apertura, organizzando momenti di socialità importanti per il quartiere come mostre, scambi di libri, concerti e degustazioni dei prodotti in vendita. In quest’ottica la proposta di donare l’invenduto ai migranti accolti dai volontari di Baobab Experience è stata recepita con grandissimo entusiasmo dagli ambulanti, che hanno deciso di dedicare uno spazio specifico per questa attività dove si potesse anche raccontare il progetto a chi frequenta il mercato.