Caos rifiuti a Roma: sciopero dipendenti Ama sabato 14 luglio
I sindacati Fp Cgil, Fit Cigl, Uilt e Fiadel hanno inviato una comunicazione alla sindaca e al prefetto di Roma in cui "proclamano una intera giornata di sciopero per il 14 luglio: l'astensione riguarderà tutti i turni di lavoro". L’assessora Montanari ha convocato le parti sociali per scongiurarlo
05 July, 2018
Alle criticità registrate negli ultimi giorni sul fronte della raccolta rifiuti di Roma, si aggiunge anche lo spettro di uno sciopero in Ama nel mese di luglio. I sindacati Fp Cgil, Fit Cigl, Uilt e Fiadel hanno inviato oggi una comunicazione alla sindaca e al prefetto di Roma in cui "proclamano una intera giornata di sciopero per sabato 14 luglio: l'astensione riguarderà tutti i turni di lavoro e saranno garantiti solamente i minimi di servizio come previsto dalla normativa e da accordi aziendali".
Per tentare di scongiurare lo sciopero dei lavoratori Ama, proclamato dai sindacati confederali per sabato 14 luglio, l’assessora comunale all’Ambiente Pinuccia Montanari ha convocato le parti sociali per il pomeriggio di venerdì 6 luglio nella sede dell’assessorato.
Raggi: stiamo lavorando, modello è porta a porta. "Stiamo lavorando molto sui rifiuti, siamo partiti a dicembre con il nuovo modello del porta a porta nel quartiere ebraico, e abbiamo mantenuto in 6 mesi l'86% di raccolta differenziata, ora ci sono anche altri due municipi, il VI e il X, che insieme fanno 500 mila cittadini". Così la sindaca Virginia Raggi parlando dea situazione rifiuti a margine di una conferenza. "Siamo avanzando per quartieri, il primo è stato l'Axa, 10 mila utenze, e dopo due settimane una percentuale di differenziata si è attesta all'84%. Il nuovo modello sta prendendo corpo. Stiamo implementando la raccolta in questi quartieri - ha concluso - per poi estenderla a tutta la città, mentre eliminiamo i cassonetti li andiamo a ricollocare nelle zone dove non siamo ancora arrivati e nelle quali i dati ci dimostrano che Ama per anni ha sottostimato l'utenza".
Costa, credo ci siano percorsi da poter fare. "La competenza non afferisce a ministero dell'Ambiente"; ma "proprio in questi giorni" avrò un "appuntamento con il presidente della Regione. Credo ci siano dei percorsi che si possono fare". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa - intervenendo a Radio Anch'io su Radio Uno - parla della situazione rifiuti a Roma. "Gli inceneritori - osserva Costa - significano il fallimento della raccolta differenziata", che invece "si può fare: pensi al 'porta-a-porta'". Inoltre, "con la differenziata si arriva all'economia circolare" che vede i rifiuti come delle nuove risorse: "c'è un'imprenditoria fantastica" su questi aspetti, "basta dare all'imprenditore quelle norme che gli diano una garanzia".
Muroni (LeU), a Roma servono 15 impianti per l'umido. "A Roma siamo ricoperti dai rifiuti perché non si ha la possibilità e il coraggio, perché ci vogliono delle decisioni e le decisioni provocano anche mancanza di consenso, di realizzare 10-15 impianti per il trattamento dei rifiuti umidi e per risolvere quindi uno dei problemi più gravi dei rifiuti di Roma" e "fino a quando non si fa questo sarà complicato risolvere tale problema dei rifiuti romani e continuando a mandare fuori regione i nostri rifiuti, non mi sembra proprio la filosofia dei 'rifiuti zero' su cui il suo fautore Paul Connet avrebbe qualcosa da dire". Così Rossella Muroni (Leu), VIII Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera a margine della conferenza di presentazione della Piattaforma di monitoraggio auto a fine vita di Cobat e Car. Questo è solo un esempio per spiegare come, afferma, "M5S ha creato gran parte del suo consenso presidiando le vertenze ambientali territoriali a cui adesso si trova a dare delle risposte - specifica Muroni - vedremo che succede alla prova del governo, perché M5S ha avuto la responsabilità su alcuni temi di fare demagogia e di non valutare la fattibilità delle promesse fatte".