Milano, assegnati i fondi del 'Bando alle periferie'. E la 'food policy'?
Sono più di 170 i progetti che hanno partecipato alla seconda edizione del “Bando alle periferie” del Comune di Milano. Solo due dei progetti selezionati prevedono azioni sugli obiettivi della strategia alimentare siglata in città
30 August, 2018
Su 173 progetti presentati al “Bando
alle periferie” ne sono stati valutati 171 e tra questi ne sono stati scelti 26
distribuiti in 3 graduatorie pubblicate nei giorni scorsi: “multi- ambito” e
“mono-ambito” nei quartieri periferici individuati dal bando e “altri
quartieri” scelti dai partecipanti con l'esclusione della zona 1. Tra le aree
tematiche previste dal bando per lo sviluppo dei progetti con l'obiettivo di
migliorare la qualità della vita c'e anche la “food policy”. Ma solo due dei
progetti selezionati prevedono azioni sugli obiettivi della strategia
alimentare milanese.
Eco dalle città, insieme a Giacimenti Urbani e Recup, aveva presentato un progetto – che non rientra tra quelli selezionati – sul recupero e la redistribuzione del cibo nei mercati. Paolo Hutter, presidente dell’associazione Eco dalle città dichiara: “rispettiamo la graduatoria ma non possiamo a fare a meno di notare che rimane scoperto il problema sul come sostenere e finanziare l’attività di recupero cibo nei mercati che è tra gli obiettivi della strategia alimentare del comune di Milano”.
Nel 2015, seguendo l’esempio di Toronto, Vancouver, Londra e New York, la giunta e il consiglio comunale di Milano hanno approvato le linee di indirizzo della “Food Policy” 2015-2020. Ovvero un documento sulla strategia alimentare che ha visto la partecipazione di associazioni, enti, agricoltori, imprese e consumatori, con un impegno preciso contro la povertà alimentare, la promozione di diete sostenibili, sistemi di produzione a basso impatto ambientale, lotta contro lo spreco di cibo e le azioni per la raccolta dei rifiuti organici da avviare al riciclo.
Tra i 26 progetti selezionati nella seconda edizione del “Bando alle periferie”, solo due, nel quartiere Gallaratese e a Gratosoglio, fanno riferimento alla "food policy". Il primo progetto “Alimentiamoci”, dell’associazione Auser Volontariato Onlus, realizzerà piccoli mercati in cui saranno proposti prodotti a km 0 delle cascine presso cui saranno organizzate visite e laboratori sull’alimentazione. “Cinema cibo e pedali” è invece l’altro progetto che oltre alle proiezioni di film e alle cene di palazzo porterà con i “foodrider” solidali il cibo alle persone più fragili che abitano nel quartiere.
Eco dalle città, Giacimenti Urbani e Recup l’anno scorso avevano partecipato con il progetto “Quartieri ricicloni” che oltre a portare avanti iniziative di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata ha avviato progetti di recupero cibo nei mercati e ridistribuzione agli abitanti dei quartieri individuati nel bando. Il progetto presentato a questa seconda edizione del "bando alle periferie" proponeva l’aumento del numero dei mercati in cui recuperare e ridistribuire il cibo invenduto e ancora edibile, con iniziative di socializzazione. Questa volta il progetto non è stato selezionato e pur nel rispetto della graduatoria, Paolo Hutter, presidente dell’associazione Eco dalle città ci tiene a precisare che “Avevamo apprezzato il fatto che quest’anno la “food policy” fosse stata inserita tra i criteri e gli scopi fondamentali del bando sulla rigenerazione urbana delle periferie milanesi. Di conseguenza confesso che c’eravamo anche illusi che nella stesura della graduatoria fossero privilegiati i progetti miranti al risparmio di cibo. Il nostro progetto, presentato insieme con Recup e Giacimenti Urbani prevede soprattutto il sostegno all’azione di recupero e redistribuzione dell’ortofrutta nei mercati e di socializzazione dei partecipanti a queste attività in 8 mercati cittadini presenti nelle zone periferiche per il multi-ambito. Ovviamente rispettiamo la graduatoria ma le scelte della commissione lasciano scoperto il problema sul come sostenere e finanziare l’attività di recupero cibo nei mercati”.
Le stesse associazioni hanno avviato insieme ad Amsa un percorso con l’obiettivo di allestire in 10 mercati comunali scoperti, entro gennaio 2019, una “Bancarella” dove il cibo invenduto sarà condiviso gratuitamente tra i cittadini che vivono situazioni di difficoltà.
In totale le aree tematiche individuate dal bando sono 7 e gli altri progetti selezionati dalla commissione riguardano le seguenti aree tematiche: multiculturalità, pluralismo e inclusione; sicurezza, coesione sociale e convivenza urbana; valorizzazione degli spazi condivisi, degli spazi pubblici e del verde urbano, lotta al degrado; sostenibilità ambientale e resilienza; creatività, cultura e arti performative; sport diffuso.
I 26 progetti selezionati saranno realizzati con il contributo dell’Amministrazione comunale il cui importo complessivo è di € 1.000.000, ripartito tra i vari ambiti, con una quota di cofinanziamento a carico del soggetto proponente, capofila o singolo proponente, non inferiore al 10% del costo totale del progetto.