Lettera aperta al Ministro Costa: 'Lei non è contrario agli inceneritori'
Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal consigliere regionale delle Marche, Sandro Bisnonni, primo firmatario della legge marchigiana che vieta gli inceneritori e che il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa ha annunciato di aver impugnato
04 September, 2018
In seguito alla decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale delle Marche che vieta la combustione dei rifiuti, il consigliere regionale e primo firmatario della norma, Sandro Bisonni, ha scritto una lettera aperta al ministro dell'Ambiente Sergio Costa. È stato proprio Costa a margine del Cdm a dare notizia dell'impugnazione. Ecco il testo della lettera:
Il Governo, QUANDO RITENGA che una legge regionale ecceda la competenza della Regione, PUO' promuovere la questione di legittimità costituzionale dinanzi alla Corte costituzionale entro sessanta giorni dalla sua pubblicazione.” [art. 127 della Costituzione italiana]. E' palese come confermato anche da numerosissime casistiche, nonché dal parere di noti costituzionalisti (anche di riferimento del m5s) che impugnare una legge regionale non è mai un obbligo ma sempre e solo una scelta. Ora è quindi lecito chiedersi il perché di questa scelta. Nel mese di luglio in sede di commissione ambiente al Senato Lei affermava: "Tale strategia è rivolta a ridurre la dipendenza delle pianificazioni del sistema di gestione dei rifiuti dalla logica delle discariche, in primo luogo attraverso la prevenzione, il riutilizzo, il riciclaggio, ed il recupero di materia, ed in secondo luogo anche attraverso il recupero energetico..." è ovvio pertanto che il recupero energetico, ossia l'incenerimento dei rifiuti rientra tra le strategie da Lei ritenute percorribili. Nella sua ultima dichiarazione Lei afferma che è suo impegno: “modificare l'art. 35 dello sblocca Italia, quell'articolo che vede che l'incenerimento dei rifiuti PUO' AVVENIRE facendo viaggiare i rifiuti su tutto il paese nazionale, non va bene così, ecco, va modificato IN QUESTO SENSO”. Con questa dichiarazione palesemente Lei non dichiara di voler vietare la combustione dei rifiuti, come fa la nostra legge regionale (di cui io sono orgogliosamente il primo firmatario), ma solo e semplicemente vietare il trasporto e il trasferimento dei rifiuti da una parte all'altra dell'Italia. Dalla combinazione delle sue dichiarazioni (quella di Luglio e questa di Settembre) si capisce senza ombra di dubbio che Lei non è contrario all'incenerimento dei rifiuti ma solo allo spostamento dei rifiuti che possono comunque continuare ad essere inceneriti. Con la nostra legge invece si vieta la combustione dei rifiuti e di tutti i sottoprodotti ad eccezione del biometano. Scegliere di impugnare la legge perché va contro lo sblocca Italia (che per altro è oggetto della corte di giustizia europea per effetto di un ricorso al TAR del Lazio vinto da alcune associazioni ambientaliste) dimostra la sconcertante contraddizione politica di lega e m5s che a parole hanno sempre criticato e detto di voler abrogare l'art. 35 dello sblocca Italia e nei fatti si ritrovano ad impugnare una legge regionale che contro di esso va.
Ancona, 04/09/2018 Sandro Bisonni
Consigliere regionale delle Marche