Biometano, a Bologna gli stati generali per la green economy del gas
Alla presenza di aziende italiane ed estere e di importanti personalità, fra cui l’ex Ministro Edo Ronchi, il convegno di venerdì 21 settembre - organizzato da Hera in collaborazione con il Comitato Italiano Gas - farà il punto su sviluppo del biometano, evoluzione del quadro normativo e prospettive future
18 September, 2018
Organizzato presso il Royal Hotel Carlton dal Gruppo Hera con la collaborazione del Comitato Italiano Gas, il convegno vedrà infatti la partecipazione di imprese italiane e internazionali, pronte a condividere esperienze e ricerche, anche alla luce di prospettive e opportunità che grazie al biometano si stanno aprendo su più fronti: dal trattamento dei rifiuti organici alla generazione e distribuzione di energia rinnovabile, passando per il rilancio della mobilità sostenibile e la produzione di fertilizzanti naturali che potrebbero dare nuovo impulso all’intero settore agroindustriale.
Oltre al Presidente Esecutivo del Gruppo Hera Tomaso Tommasi di Vignano, che aprirà i lavori, si segnalano tra i principali interventi quello di Edo Ronchi, ex Ministro dell’Ambiente e oggi Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, che illustrerà i nessi fra economia circolare, produzione di biometano da rifiuti e modelli di business, e quello di Giordano Colarullo, Direttore Generale Utilitalia, che presenterà le attività dell’Osservatorio Biometano.
Fari puntati, inoltre, su molte questioni tecniche connesse alla produzione e all’impiego del biometano, con approfondimenti su indagini chimiche e sensoriali, sulla caratterizzazione del biometano, sull’attività di controllo dello stesso, sulla gestione degli aspetti più direttamente legati alla distribuzione, nonché sul tema dell’odorizzazione, per il quale verrà anche presentato uno studio sviluppato congiuntamente da Hera e Italgas.
Grande fermento, dunque, nel settore del biometano, che può aprire una ulteriore pagina nella storia delle energie rinnovabili. A chiusura di un decennio in cui il loro sviluppo è stato trainato – soprattutto – dal settore elettrico, il biometano si affaccia infatti sul futuro più prossimo chiamando in causa la rete di distribuzione del gas, che in Italia è particolarmente capillare e può così diventare uno straordinario vettore.
Per testimoniare le opportunità di sviluppo ed economia circolare connesse a questo settore, infine, il Gruppo Hera esporrà il caso del proprio impianto per la produzione di biometano da rifiuti organici a Sant’Agata Bolognese, che entrerà in funzione nei prossimi mesi. A fronte di un investimento di oltre 30 milioni di euro, l’impianto – il primo di questo tipo realizzato da una utility - si candida a diventare un’eccellenza a livello nazionale. A regime, in particolare, garantirà una produzione annua di 7,5 milioni di metri cubi di biometano e 20.000 tonnellate di fertilizzante naturale di alta qualità, con ricadute positive su diverse filiere economiche e soprattutto sull’ambiente, grazie a un risparmio annuo di circa 6.000 tonnellate di petrolio.