Il Parlamento UE chiede la riduzione del 40% le emissioni di CO2 di auto e furgoni entro il 2030
Con una proposta di legge approvata oggi gli eurodeputati chiedono un taglio più significativo delle emissioni di CO2 e individuano responsabilità e compiti in capo ai produttori e all’Unione Europea
02 October, 2018
Il trasporto è l'unico settore nell'UE che non ha registrato alcun calo significativo nelle emissioni di gas a effetto serra e per rispettare gli impegni della COOP21 nel 2015 è necessario accelerare la decarbonizzazione nel settore dei trasporti. in vista dell’obiettivo sull’azzeramento delle emissioni entra la metà del secolo.
In questo contesto si inserisce la proposta
dei parlamentari che chiedono un taglio delle emissioni più significativo
rispetto al 30% chiesto dalla Commissione europea e individuano precise
responsabilità. I costruttori e le case automobiliste dovranno pagare
un’ammenda al bilancio UE nel caso in cui le emissioni supereranno gli
obiettivi fissati nella proposta e dovranno anche garantire la presenza sul
mercato di veicoli a emissioni zero e a basse emissioni pari al 35% sulle
vendite di nuove auto e furgoni entro il 2030 e del 20% entro il 2025. Mentre l’Unione Europea dovrà farsi carico
degli impatti sociali della decarbonizzazione promuovendo iniziative di
finanziamento per lo sviluppo di nuove competenze e la ridistribuzione dei
lavoratori del settore verso la mobilità a emissioni zero.
E per garantire una corretta informazione ai cittadini sul consumo di carburante e sulle emissioni inquinanti delle auto nuove la proposta di legge fissa entro la fine del 2019 il termine per promuovere una legislazione sull’etichettatura. Dal 2025 le case automobiliste dovranno invece comunicare alla Commissione il ciclo di vita delle emissioni di CO2 delle nuove automobili immesse sul mercato, utilizzando una metodologia comune.