I restarters milanesi lanciano una petizione chiedendo garanzie sul diritto alla riparabilità
I riparatori del capoluogo lombardo invitano tutti a firmare la petizione per garantire il diritto alla riparabilità già inserito nel pacchetto sull’economia circolare: "L’Italia è tra i paesi che stanno bloccando il voto. L’Italia deve cessare di opporsi"
08 October, 2018
I restarters milanesi, riparatori per passione che proprio sabato scorso hanno organizzato l’ultimo restart party riparando piccoli elettrodomestici, invitano tutti a firmare la petizione che hanno lanciato su change.org, dove si chiede di "Garantire il diritto alla riparabilità nel pacchetto sull’economia circolare in Europa".
Preoccupati dall’obsolescenza programmata e dalle stime sull’aumento dei rifiuti elettronici, scrivono: "A livello globale, questo è l’anno in cui, secondo le stime, produrremo circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, l’equivalente di quasi 1000 Titanic. Non c’è mai stata così tanta sensibilità tra la gente e così tanto supporto per la lotta contro gli sprechi, con la crisi della plastica nel mare e lo spreco alimentare che hanno visto una mobilizzazione di massa attraverso l’Europa e nel mondo durante quest’ultimo anno. E oltre il cibo e il packaging, il pubblico vuole che tutti i prodotti siano migliori. Un’inchiesta realizzata da Eurobarometer rivela che il 77% dei cittadini europei è in favore di prodotti più riparabili".
Temono, i riparatori per passione, di perdere “un’occasione unica per trasformare la nostra attuale economia “usa e getta”: c’è il rischio concreto che l’Europa decida di rinviare indefinitamente il voto sul Pacchetto. "L’Italia è tra i paesi che stanno bloccando il voto.L’Italia deve cessare di opporsi".