Raccolta differenziata, sanzioni ai Comuni sulla base della legge regionale. La Città metropolitana di Torino pronta alle verifiche
Il vicesindaco di Città metropolitana Marco Marocco interviene sulla segnalazione di alcuni consiglieri regionali in merito alle sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e intende smorzare sul nasce le polemiche
16 October, 2018
Il vicesindaco di Città metropolitana Marco Marocco interviene sulla segnalazione di alcuni consiglieri regionali in merito alle sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e intende smorzare sul nasce le polemiche: "Ci tengo a chiarire - aggiunge Marocco - che le sanzioni inviate dalla Città metropolitana di Torino ad alcuni Comuni sono un atto dovuto sulla base della legge della Regione Piemonte n 24 del 2002 che fa espresso riferimento a tutti i Comuni che non raggiungono gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dalla normativa nazionale e recepiti da quella regionale. Si tratta del 60% del totale nell'anno 2012 e del 65% nell'anno 2013". Non è la prima volta che la Città metropolitana, e prima la Provincia di Torino, sanziona i Comuni che non hanno raggiunto i livelli di raccolta differenziata fissata per legge; lo ha fatto nel 2008, 2009, 2010, 2011 ed ora sta inviando le contestazioni relative agli anni 2012, 2013 e 2014.
"Va detto - aggiunge Marocco - che molti Comuni del territorio metropolitano hanno raggiunto e superato il 65% di raccolta differenziata, obiettivo vigente, mediante sistemi domiciliari di raccolta, il cosiddetto porta a porta; nonostante i sistemi domiciliari siano quelli che, attraverso una spinta responsabilizzazione degli utenti, permettono il raggiungimento di ottime performance, non sono gli unici sistemi attuabili. In diverse realtà sono utilizzati sistemi stradali, o di prossimità, ma attuati attraverso attrezzature riconoscibili e controllabili, come ad esempio i sacchetti con RFID".