Ue: la Commissione ambiente boccia inceneritori e TMB
La commissione ha proposto di indirizzare i finanziamenti dell'Unione verso prevenzione, riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti escludendo al contempo i finanziamenti per gli impianti di trattamento dei rifiuti residui come gli inceneritori e i TMB dal Fondo di Coesione
26 October, 2018
I membri della commissione Ambiente (Envi) del Parlamento europeo hanno votato nella giornata di ieri (giovedì 25 ottobre) una proposta della Commissione sul Fondo di coesione dopo il 2020. Il parere riconosce la transizione verso un'economia circolare come un obiettivo importante alla quale il Fondo di coesione dovrebbe servire.
In questa materia, la commissione Envi ha proposto di indirizzare i finanziamenti dell'Unione verso scelte di gerarchia dei rifiuti più elevate: prevenzione, riutilizzo e riciclaggio dei rifiuti. Così da aiutare gli Stati membri a progredire verso un'economia circolare, escludendo al contempo i finanziamenti per gli impianti di trattamento dei rifiuti residui come gli inceneritori e i TMB (trattamento biologico meccanico).
Secondo la Zero Waste Europe Perspective, l'opinione del comitato Envi riconosce l'importanza di allontanarsi dal supportare principalmente operazioni di smaltimento e recupero dei rifiuti all’interno degli Stati membri, concentrandosi su opzioni che riguardano la gerarchia con la quale vengono gestiti i rifiuti puntando sulla prevenzione, riutilizzo e riciclaggio.
Un aspetto particolarmente rilevante per i paesi dell'Europa centrale e orientale che hanno investito oltre il 50% dei fondi di coesione nel trattamento dei rifiuti residui (inceneritori e TMB), trascurando investimenti nello sviluppo di processi per la raccolta differenziata e il riciclo, esponendosi al rischio di non raggiungere gli obiettivi della direttiva quadro sui rifiuti per il 2020.
Janek Vahk (Development and Policy Coordinator di Zero Waste Europe), ha dichiarato: "Aumentare la capacità di trattamento dei rifiuti residui rischia di indebolire gli obiettivi attuali e quelli al 2035, come i più altri standard di raccolta differenziata e riciclo."
Per Zero Waste Europe, la commissione ENVI ha chiaramente reagito alla relazione della Commissione sull'attuazione delle direttive sui rifiuti, rilevando che metà dei paesi dell'UE rischiano di non rispettare i propri obblighi in materia di rifiuti per il 2020. Appoggiando di fatto la raccomandazione della Commissione a fare un uso più efficace dei fondi UE garantendo che il cofinanziamento supporti lo sviluppo delle infrastrutture di gestione dei rifiuti, incoraggiando la riduzione dei rifiuti, il riutilizzo e il rendimento del riciclo, piuttosto che investire nel trattamento dei rifiuti residui, aiutando così gli Stati membri per rispettare i loro obblighi sui rifiuti del 2020 e del 2035.
Zero Waste Europe si congratula con la commissione ENVI e la squadra di relatori e invita il Comitato europeo delle Regioni a sostenere la decisione della commissione di escludere il supporto per a inceneritori e TMB nel voto della commissione del prossimo 21 novembre.