Pneumatici rimossi nella Terra dei Fuochi, il plauso del Ministro Costa
"Il progetto di Ecopneus sulla raccolta dei pneumatici abbandonati dimostra che lo Stato può camminare insieme agli imprenditori nella lotta al contrasto degli illeciti ambientali, e che tutti ci possiamo guadagnare, sia i cittadini che gli imprenditori onesti"
30 October, 2018
"Il progetto di Ecopneus sulla raccolta dei pneumatici abbandonati dimostra che lo Stato può camminare insieme agli imprenditori nella lotta al contrasto degli illeciti ambientali, e che tutti ci possiamo guadagnare, sia i cittadini che gli imprenditori onesti". Così il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, intervenuto in Prefettura a Caserta per la presentazione del progetto "Io scelgo la strada giusta" che ha permesso in cinque anni di rimuovere dalle strade delle province di Napoli e Caserta oltre ventimila tonnellate di Pfu, ovvero pneumatici fuori uso, che vengono abbandonati il più delle volte dai gommisti che non vogliono sopportare il peso economico dello smaltimento o perché hanno attività non autorizzate.
"Noi vogliamo che tutto il sommerso dei rifiuti speciali emerga - prosegue Costa - per questo stiamo lavorando a un sistema che consenta la tracciabilità dello pneumatico. Sono così potremo essere sicuri di risalire a una responsabilità in caso di abbandono indiscriminato. Ne abbiamo necessità come sistema Italia non ci possiamo fermare, dobbiamo andare avanti. Prevenire è fondamentale ed è una delle priorità che stiamo sviluppando nella scrittura della legge Terre dei Fuochi dove si prescrive all’azienda che presenta dei rischi ambientali la sottoscrizione di una fidejussione, bancaria o assicurativa, a solvibilità certa e non come adesso, per tutelare il territorio su cui quell’azienda grava”, conclude il Ministro Costa.I Consorzi - ha proseguito Costa - come Ecopneus, sono nostri alleati. Confindustria deve essere considerata nostra alleata. Gli imprenditori che delinquono vanno isolati e colpiti".
Il “Protocollo per interventi di prelievo straordinario dei Pneumatici Fuori Uso abbandonati nel territorio delle Province di Napoli e Caserta”, è stato siglato nel 2013 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’Incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania, Prefetture e Comuni di Napoli e Caserta ed Ecopneus. Come detto ha già consentito di rimuovere complessivamente oltre 21.000 tonnellate di PFU, di cui alcuni ingenti quantitativi prelevati – sempre da Ecopneus – in tre siti dove erano stati illegalmente stoccati: il primo a Scisciano (NA), dove nel 2013 sono state prelevate e recuperate 8.484 tonnellate di PFU; il secondo in centro a Napoli (zona Gianturco) dove fino al 2016 ne giacevano 6.135 tonnellate, e quest’ultimo a Villa Literno (CE), il primo intervento di svuotamento realizzato nella Provincia di Caserta.
Con il Protocollo – ha affermato Gerlando Iorio, Incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto del fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campania – abbiamo uno strumento di cooperazione che ha mostrato la sua efficacia grazie al coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti nel recupero di rifiuti abbandonati, rivelandosi un’apprezzata misura di sostegno ai Comuni, principali beneficiari dell’iniziativa”.
“Grazie al Protocollo è possibile intervenire concretamente per arginare le conseguenze degli abbandoni di PFU sul territorio, fenomeno che si lega principalmente alle vendite in “nero” di pneumatici” ha dichiarato Giovanni Corbetta, Direttore Generale di Ecopneus. “Parallelamente prosegue regolarmente la nostra raccolta presso i circa 1.700 gommisti in tutta la Campania, dove raccogliamo 20.000 tonnellate di PFU ogni anno”.
Le operazioni di prelievo dei PFU nell’area di Villa Literno, che si sono concluse prima dell’estate, sono durate meno di due mesi e hanno visto il coinvolgimento di 2 aziende per la raccolta e il trasporto dei Pneumatici Fuori Uso e 4 aziende per le successive fasi di recupero e riciclo. Per completare le operazioni di svuotamento dei PFU nell’area sono stati necessari 290 viaggi di automezzi.