La nuova campagna istituzionale CONAI racconta i benefici del riciclo attraverso i leader d'impresa
Nel solo 2017 l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio gestito da CONAI-Consorzi di Filiera ha generato benefici economici per 970 milioni di euro, evitando il consumo di circa 3,8 milioni di tonnellate di nuova materia prima
26 November, 2018
“L’Italia è leader nell’economia circolare. Se andiamo avanti così andrà a finire che si diffonderà la voce”. “La mia azienda è consorziata CONAI, non solo per obbligo di legge ma per amore dell’ambiente”. “Oggi si parla molto di prevenzione, recupero e riciclo. Da soli non bastano, ci vuole un sistema. Si chiama CONAI”.
Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate da alcuni dei più importanti leader d’impresa a sostegno del Sistema Conai-Consorzi di Filiera, nell’ambito di una nuova campagna istituzionale del Consorzio Nazionale Imballaggi declinata sulla stampa quotidiana e sui principali touchpoint digitali.
La campagna di comunicazione è stata ideata, pianificata e gestita da Lorenzo Marini Group, vede il coinvolgimento delle aziende che aderiscono a CONAI, i più importanti stakeholder del consorzio. La loro “voce” vuole esprimere l’orgoglio di aderire ad un sistema di successo, con un tone of voice empatico ma prestigioso e qualificato, da leader appunto.
Nelle dichiarazioni di testimonial d’eccezione – per il primo flight, gli Amministratori Delegati di Coca Cola HBC, Guzzini, Monini, Heineken Italia, Henkel Italia e Ferrari F.lli Lunelli – le aziende esprimono il valore e l’importanza del sistema Conai oggi, in uno scenario dove CSR, sostenibilità, trasparenza e tutela dell’ambiente sono temi di grande attenzione ed interesse. Le imprese, infatti, grazie all’adesione a CONAI, tutelano l’ambiente e contribuiscono ad un sistema che agisce da fulcro dell’economia circolare, promuovendone lo sviluppo.
Gli scatti fotografici sono realizzati da Lucio Gelsi, uno dei più noti fotografi italiani, e perfezionano lo storytelling con eleganza ed esclusività.
“Abbiamo scelto di dare voce ad alcune delle imprese consorziate più note per rafforzare la reputazione del Consorzio presso i nostri stakeholder”ha commentato Giorgio Quagliuolo, Presidente di CONAI. “Grazie a CONAI, l’avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in Italia è una realtà consolidata tra le più virtuose in Europa, in grado di generare un circuito virtuoso sia per la nostra economia, sia per la tutela dell’ambiente”.
Grazie all’azione di CONAI e dei Consorzi di Filiera, sono stati generati consistenti benefici economici ed ambientali, come evidenziato nell’ultimo rapporto di sostenibilità.
Tra questi:
- I benefici diretti generati dalla filiera CONAI-Consorzi di Filiera hanno raggiunto nel 2017 quota 970 milioni di euro, un valore raddoppiato rispetto al 2005. Estendendo la prospettiva al periodo 2005-2017, il beneficio economico generato per il Sistema Paese è stato pari a ben 9,8 miliardi di euro
- CONAI ha erogato ai Comuni con cui ha stretto accordi per il ritiro dei rifiuti di imballaggio, sulla base dell’Accordo Quadro stipulato con ANCI, 500 milioni di euro di corrispettivi – dovuti ai maggiori oneri per lo svolgimento della raccolta differenziata – nel solo 2017. Prendendo in considerazione un orizzonte più ampio, dal 2005 il Sistema ha erogato alle Amministrazioni Locali di tutta Italia oltre 4,2 miliardi di euro
- Il valore economico della materia prima prodotta da riciclo è stato pari nel 2017 a 424 milioni di euro; dal 2005 è stata invece prodotta nuova materia prima per 3,6 miliardi di euro
- Nel 2017, grazie al riciclo dei rifiuti di imballaggio, è stato evitato il consumo di circa 3,8 milioni di tonnellate di materia prima, quasi il 50% in più rispetto al 2005. Dal 2005 al 2017 è stato evitato il consumo di oltre 42 milioni di tonnellate di materia prima
- A livello di emissioni di gas serra, il riciclo garantito dalla gestione consortile ha evitato il rilascio in atmosfera nel solo 2017 di 3,7 milioni di tonnellate di CO2eq, valore raddoppiato rispetto al 2005. Negli ultimi 12 anni il risparmio ammonta a 36 milioni di tonnellate di CO2eq, pari ai quantitativi emessi in un anno da circa 11 milioni di autovetture con una percorrenza media annua di 20.000 chilometri.