Rifiuti di Roma, presidente Abruzzo alla Raggi: trattamento sì, smaltimento no
Il Presidente Vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ha scritto una lettera alla sindaca Virginia Raggi, in merito alla questione dei rifiuti della Capitale e del loro eventuale trasporto in Abruzzo, relativo anche alle nuove necessità subentrate dopo l'incendio del Tmb Salario. Ecco il testo
20 December, 2018
Il Presidente Vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ha scritto una lettera alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito alla questione dei rifiuti della Capitale e del loro eventuale trasporto in Abruzzo, relativo anche alle nuove necessità subentrate dopo l'incendio del Tmb Salario. Ecco il testo della missiva:
In questi giorni mi sono permesso di insistere per avere da Lei una richiesta esplicita riguardo al trasferimento in Abruzzo di 70.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti dalla Sua città – scrive Lolli alla sindaca Raggi -. Il motivo di questa mia insistenza risiedeva nel fatto che tanto Lei quanto io (e con me i Sindaci abruzzesi) rispondiamo alle rispettive opinioni pubbliche. Le posso assicurare, ma Lei sicuramente ne sarà consapevole, che l’opinione pubblica e i cittadini abruzzesi non sono entusiasti di ospitare rifiuti prodotti altrove, tanto è vero che – da quanto mi risulta – altre Regioni a cui il Comune di Roma si è rivolto non hanno dato il proprio consenso.
L’argomento che io tuttavia sto convintamente sostenendo con i miei concittadini è che Roma è la Capitale del nostro Paese e che se c’è un problema o una emergenza a Roma è giusto che ciascuno, se è in condizione di farlo, si impegni lealmente a dare una mano. Perché la solidarietà tra comunità locali è un valore fondante della nostra coesione sociale. Per questo Lei capirà che leggere sui giornali – come sostiene lo stesso Ministro – che a Roma “non c’è nessuna emergenza” o – come lei stessa ha sostenuto in recenti interviste televisive – che il problema è risolto, non aiuta me né i Sindaci di Avezzano, Chieti, Aielli o Sulmona (città in cui insistono i nostri impianti) a spiegare ai cittadini il motivo per cui farsi carico di un così grande sacrificio. Per questo aspettavo una Sua cortese comunicazione. Ieri è finalmente giunta al nostro sottosegretario Mazzocca con delega alle politiche ambientali la lettera del suo Assessore comunale Montanari nella quale si fa riferimento al grave incendio che ha colpito l’impianto pubblico TMB del Salario motivando in tal modo la Vostra richiesta di aiuto.
Ricevuta la lettera ho riunito i gestori degli impianti e i Sindaci dei Comuni interessati e confortato dal loro parere Le debbo comunicare la totale indisponibilità della Regione Abruzzo a smaltire i rifiuti nelle nostre discariche che risultano capienti esclusivamente per la quantità di rifiuti programmati e prodotti dagli abruzzesi. Siamo invece disposti a discutere la possibilità di accogliere nelle nostre strutture le quantità di rifiuti da Voi indicate unicamente ai fini del trattamento. Ovviamente tutto questo deve essere frutto di un confronto e di un accordo in cui con la massima trasparenza siano ben chiare le condizioni economiche e di trasporto. Vede, Egregia Sindaca, in questi anni la comunità abruzzese a partire dall’impegno dei Sindaci ha prodotto uno sforzo davvero considerevole passando in 5 anni dal 47 % al 62 % di raccolta differenziata.
Questo risultato ci ha permesso di evitare di collocare nella nostra Regione – che ospita la più alta percentuale di aree protette d’Europa – un impianto di incenerimento. E continuando questo trend sulla raccolta differenziata puntiamo a specializzare i nostri impianti prevedendo per i prossimi anni di conferire in discarica un quantitativo sempre minore di rifiuti indifferenziati. Converrà con me che questa è la strada giusta che ogni amministrazione deve puntare a percorrere. Mi permetta infine di ricordarLe che non è prima volta che mi rivolgo a Lei. L’ho fatto già diverse settimane fa per chiederLe un incontro a proposito dello spostamento del Terminal Bus da Tiburtina ad Anagnina, scelta che comporterebbe un disagio enorme per decine di migliaia di abruzzesi.
Le chiedevamo un gesto di attenzione – conclude Lolli – verso un problema da noi molto sentito. Purtroppo non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Credo che coloro che si trovano a svolgere incarichi di responsabilità amministrativa e che provano ogni giorno a rispondere ai problemi complessi della propria realtà dovrebbero esercitare tra di loro la massima e leale collaborazione istituzionale, al di là delle collocazioni politiche che di fronte ai problemi dei cittadini devono passare in secondo piano. Resto in attesa che i Suoi uffici si mettano in contatto con la Regione Abruzzo.
Cordiali saluti
Il Presidente Vicario Giovanni Lolli