Venerdì 25 gennaio 2019 a Palazzo Civico a Torino, nella riunione della VI Commissione commissione, la Consulta per l'Ambiente e il Verde ha presentato la proposta di un "Piano per la corretta gestione dei rifiuti a Torino". A nome della Commissione sono intervenuti Oscar Brunasso Pier Claudio Cavallari. A questo ultimo abbiamo chiesto perché sia necessario un Piano della Città per la gestione dei rifiuti a Torino? “Per due motivi. Primo per il peso di Torino in termini regionali. Se il capoluogo non cresce, l’obiettivo regionale del 65% non verrà mai raggiunto perché gli altri comuni del Piemonte dovrebbero fare il 90% per compensare Torino. In secondo luogo, è Torino che deve decidere i suoi obiettivi, tempistiche, investimenti. E non delegare tutto ad Amiat. L’azienda fa i suoi interessi. Il Comune di Torino rappresenta i cittadini”. Su questo punto, nella sintesi presentata, in si legge ancora: “A Parma opera un inceneritore del gruppo IREN con anzianità di servizio molto simile a quella del nostro «Gerbido», eppure li si supera il 70% di raccolta differenziata a fronte del nostro scarso 44,5%. Questo risultato virtuoso è stato ottenuto nonostante Parma possieda soltanto il 3,16% di quote IREN a fronte del 13,8% di Torino (fino a ieri Torino possedeva il 16,3%). La differenza di risultato in raccolta differenziata risiede in una semplice spiegazione:Parma ha elaborato un proprio Piano di gestione rifiuti con tanto di obiettivi, tempistiche e modalità di raggiungimento, ha quindi dettato all’esecutore (IREN) di operare di conseguenza”.  

In allegato è possibile consultare la sintesi del Piano per la corretta gestione dei rifiuti a Torino.