Regione Lazio, ecco il nuovo Piano Rifiuti: 'Roma ha bisogno di una discarica'
Il presidente Zingaretti ha presentato le linee guida del 'Piano Regionale rifiuti 2019 – 2025: da un’economia lineare a un’economia circolare'. La novità più eclatante dell Piano, che già sta creando i primi dissapori con Roma, è quella sulla proposta di una discarica nella Capitale
01 February, 2019
Giovedì 31 gennaio sono state presentate dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, le linee guida del Piano Regionale rifiuti 2019 – 2025: da un’economia lineare a un’economia circolare. L’approvazione in Consiglio avverrà entro luglio 2019. "Un atto importante che darà un forte impulso alla svolta sostenibile del Lazio - si legge nella nota - e si inserisce in un’iniziativa organica che il Lazio ha intrapreso con tante diverse azioni concrete: come quella della lotta all’inquinamento dell’aria, della guerra ai rifiuti plastici, al sostegno alle imprese green.
"Un lavoro che va avanti insieme ad altre istituzioni, a partire dal Ministero per l’Ambiente e alla rete dei Comuni del Lazio, ma che coinvolge anche il tessuto produttivo, le associazioni, e naturalmente i cittadini. Un’alleanza tra Stato, istituzioni locali, imprese e cittadini per affermare un modello di sviluppo incentrato sulla sostenibilità, sul rispetto dell’ambiente, sull’uso consapevole delle risorse. Un impegno etico, ma anche una grande occasione di crescita duratura".
Nel concreto la novità più eclatante dell Piano, che già sta creando i primi dissapori con Roma, è quella sulla proposta di una discarica nella Capitale. "Secondo noi Roma ha bisogno di una discarica di servizio. Siamo pronti a ricrederci se non fosse così, anche se io non lo credo - ha detto Zingaretti nel corso della presentazione - Bisogna, con grande responsabilità, individuare un sito. Noi facciamo delle valutazioni - ha aggiunto - Se Roma raggiunge livelli di differenziata tali e di gestione dei rifiuti ottimali, per cui la discarica non servirà, io sarò contento di essermi sbagliato".
"Di fronte al trend e ai ritmi attuali, al fatto poi che ogni 20 giorni devo cercare un presidente di regione che prenda i rifiuti di Roma - ha aggiunto il presidente regionale - abbiamo il dovere morale di indicare le soluzioni più congrue e cioè che una città di tre milioni di abitanti deve avere un sito dove far conferire materiale trattato. E lo dico con spirito di collaborazione perché se creiamo mostri, fra di noi, è evidente che i cittadini hanno paura".
Per quanto riguarda gli altri contenuti del Piano, i punti cardine sono cinque:
- 70% di differenziata entro il 2025: sosterremo con 57 milioni nei prossimi tre anni isole ecologiche e impianti di compostaggio e con il passaggio alla Tarip (Tariffa puntuale) entro il 2020 per tutti i Comuni. “Chi produce meno rifiuti, meno paga”.
- Riduzione dei rifiuti Riduzione del 50% il fabbisogno di conferimento in discarica e inceneritori.
- Riconversione di Colleferro abbiamo previsto la riconversione dell’impianto di termovalorizzazione di Colleferro, una delle aree a maggior tasso d’inquinamento del Lazio, puntando sulla realizzazione di un presidio industriale altamente tecnologico e senza impatto ambientale.
- Stop all’export dei rifiuti Ogni territorio – come avviene in tutta Italia e in tutta Europa e come prevedono la legge e le normative europee – deve chiudere il ciclo dei rifiuti all’interno del proprio territorio.
- Lotta senza quartiere ai reati ambientali legati ai rifiuti. Un fatto che, purtroppo, riguarda anche la nostra regione.
“Grazie ai cittadini di tanti comuni, ai sindaci, alla Regione che ha messo molti milioni, abbiamo già raggiunto un bellissimo risultato – chiude Zingaretti - oggi lanciamo la sfida al 70%entro il 2025. Penso sia un obiettivo credibile, in questi anni abbiamo avuto un incremento straordinario".