Ciclovia Acquedotto Pugliese, Giannini al Governo: 'Le presunte inadempienze della Regione sono infondate'
Dell’Orco, sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, aveva richiamato la Regione Puglia al rispetto dei tempi sull’invio dei progetti preliminari per la realizzazione del progetto. L'assessore Giannini: "Dati incontrovertibili dimostrano il nostro impegno"
28 February, 2019
L'assessore ai Trasporti e Infrastrutture della Regione Puglia Giovanni Giannini ha scritto una risposta molto dettagliata (in allegato il testo integrale) al Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Michele dell'Orco e Emanuele Scagliusi, della IX Commissione Trasporti, per chiarire, "con dati incontrovertibili e una lunga storia fatta di protocolli e risorse assegnate che dimostrano l'impegno della Regione, la situazione relativa alla progettazione e alla realizzazione della Ciclovia turistica nazionale dell'Acquedotto Pugliese".
"Le dichiarazioni recentemente diffuse tramite social media e organi di informazione – si legge nella lettera - circa le presunte inadempienze della Regione Puglia relativamente alla progettazione e alla realizzazione della Ciclovia dell'Acquedotto pugliese, sono del tutto infondate". Dell’Orco aveva richiamato la Regione al rispetto dei tempi sull’invio dei progetti preliminari per la realizzazione del progetto, visto che a quanto pare non è stato ancora consegnato lo studio di fattibilità ai tecnici del ministero. La Regione Puglia si difende dicendo che in realtà mancano solo le parti di competenza delle Regioni Campania e Basilicata, coinvolte anch'esse in un'opera che, con i suoi 500 km a cavallo di tre regioni in un territorio meraviglioso, è candidata ad essere una delle ciclovie più belle d'Europa.
Giannini ripercorre la storia sin dal 2006, quando "l'assessorato regionale ai Trasporti individuò le potenzialità del sedime della strada di servizio che corre sul Canale principale dell'Acquedotto pugliese da trasformare in greenway (percorso ciclabile in ambiente naturale), all'interno del progetto Interreg ArchiMed 2000-2006 CY.RO.N.MED (Cycle Route Network of the Mediterranean)"
Successivamente i primi 10 Km sono stati aperti al pubblico ad aprile del 2014 e altri 4 chilometri sono stati completati a dicembre del 2017.
"Tutto – ha detto Giannini – è cominciato molto prima della Legge di Stabilità 2016 che ha istituito il Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche. Ad oggi, oltre ai primi 14 Km di ciclovia dell'Acquedotto è in fase di completamento il progetto esecutivo del terzo lotto fino a Monte Fellone, la cui realizzazione sarà ancora a carico della Regione; per il quarto lotto (Monte Fellone-Villa Castelli-Grottaglie) sono in corso i lavori di realizzazione con fondi nazionali (D.M. 481 del 29/12/2016 - Programma di interventi per lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali)".
Giannini quindi si è soffermato sugli adempimenti previsti dalla Legge di Stabilità 2016:
- il protocollo d'intesa sottoscritto digitalmente il 5 agosto 2016 tra MIT, MIBACT con le Regioni Puglia, Campania e Basilicata, pur avendo individuato la Puglia come ente capofila, ha stabilito che ciascuna Regione è al tempo stesso soggetto attuatore e beneficiario delle risorse per le attività sui propri territori;- le risorse statali assegnate alla Puglia per la sola progettazione di fattibilità tecnico economica per l'intero tracciato di 410 km pari a € 678.156,28 sono state incassate a settembre 2017. Purtroppo l'avvio della procedura di gara per la progettazione nel tratto di competenza AQP è slittato al 2018 in quanto l'intervento necessitava dell'inserimento nel relativo piano industriale in via di approvazione. Per tale motivazione il MIT, d'intesa con il MIBACT, ha concesso in data 31 gennaio 2018 una proroga di 180 giorni con scadenza al 15 settembre 2018;
- nel corso del 2018 quindi sono state adottate le procedure di gara per l'affidamento della progettazione per il territorio pugliese e di ciò è stato informato il MIT con nota n. 1734 del 1/10/2018.
L'assessore ha quindi sottolineato che le due Regioni, Campania e Basilicata, sono in ritardo, in quanto ancora alle prese con le fasi di affidamento della progettazione mentre la Regione Puglia, che ha già approntato il progetto di fattibilità tecnico economica della maggior parte di tracciato, sta aspettando la risposta degli uffici competenti del MIT affinchè possa essere inviato e sottoposto così all'esame del tavolo tecnico operativo previsto dal protocollo.
La lettera