Comitato Torino Respira: 'Non c’è chiarezza sugli obiettivi ambientali che l’amministrazione intende ottenere dalla revisione della Ztl'
Dopo l’ennesima rottura del dialogo tra commercianti e amministrazione sul futuro della Ztl di Torino abbiamo chiesto un commento al Comitato Torino Respira guardando agli aspetti ambientali della vicenda
07 March, 2019
Dopo l’ennesima rottura del dialogo tra commercianti e amministrazione sul futuro della Ztl di Torino abbiamo chiesto un commento al Comitato Torino Respira guardando agli aspetti ambientali della vicenda: “Una delle cose che ho sempre rilevato - ha sottolineato il presidente Roberto Mezzalama - omega replica è che non c’è chiarezza sugli obiettivi ambientali che l’amministrazione intende ottenere dalla revisione della Ztl. Nel mondo si sono consolidati una serie di modelli. Se si volessero ottenere dei benefici ambientali bisognerebbe cercare di rispondere a questa domanda: considerando la situazione attuale, quante macchine devo togliere dalla circolazione per rientrare all’interno dei limiti di legge? A Milano, ad esempio, uno studio fatto per conto di Cittadini per l’Aria ha stabilito che per rispettare i limiti sul biossido di azoto nel capoluogo lombardo bisognerebbe eliminare un certo numero di auto, cosa che il Comune sta cercando di fare, prima con Area C e oggi con Area B. A Torino mai nessuno ha cercato di rispondere a questa domanda. Quanto traffico bisogna togliere dalla Ztl, o dalla città in generale, per rispettare i limiti di legge? Dopodiché, se la risposta richiede misure draconiane, allora si può ragionare di fare un piano di medio-lungo termine per la loro attuazione”.