Ispra: ‘In Italia l’aumento della temperatura è superiore a quello mondiale’
Presentato l'annuario dei dati ambientali: il 2017 in Italia è stato il secondo anno tra i più "secchi" dell'intera serie calcolata dal 1961. Sono 7,2 milioni persone a rischio per il dissesto del suolo
20 March, 2019
Il
2017 in Italia è stato il secondo anno
tra
i più "secchi" dell'intera serie calcolata dal 1961.
A
indicarlo è l'Annuario
dei
dati ambientali 2018 dell'Ispra
dal
quale si evince che la
quantità di piogge caduta in media nel 2017 è stata del 22%
inferiore alla norma e
l'anomalia della temperatura media in Italia è stata di +1,30 gradi
centigradi, superiore di 0.1 a quella mondiale (che ha segnato +1,20
gradi).
Per
quanto riguarda
i dati sulle emissioni totali di gas serra quest’ultime
sono diminuite
del 17,5% dal 1990 al 2016, mentre
il
valore limite giornaliero (50 microgrammi per metro cubo da non
superare più di 35 volte per anno) di polveri sottili PM10 nel 2017
non è stato rispettato però nel 31% delle stazioni di rilievo.
In totale dal 1990 al 2016 le emissioni nazionali di particolato atmosferico PM10 sono in diminuzione del 33,7% e le emissioni complessive di ossidi di zolfo, ossidi di azoto e ammoniaca sono in calo del -66,8%.
7,2
milioni persone a rischio per il dissesto del suolo
In
Italia, oltre 6 milioni di abitanti risiedono in aree ad elevato e
medio rischio di alluvioni mentre la popolazione a rischio frane, se
si considerano le due classi a maggiore pericolosità (elevata e
molto elevata), è pari a oltre 1,2 milioni di abitanti. Lo indica
l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale) nell'edizione 2018 dell'Annuario dei dati ambientali
presentato a Roma.
Dalla banca dati relativa al
dissesto idrogeologico emerge che nel 2017 ci sono state 172 frane
importanti che hanno causato in totale 5 vittime, 31 feriti e danni
prevalentemente alla rete stradale, eventi distribuiti in particolare
nelle regioni Abruzzo, Campania, Sicilia, Trentino-Alto Adige,
Lombardia e Marche. Quanto ai terremoti, nel 2017 quattro eventi
hanno raggiunto e superato magnitudo 5, tutti avvenuti il 18 gennaio,
con epicentri in provincia de L'Aquila. Quelli di magnitudo pari o
superiore a 4 sono stati 16, di cui 13 nel Centro Italia.
Ispra,
quasi 3.200 alieni minacciano biodiversità in Italia. Annuario
2018, a rischio il 42% delle specie tutelate dall'Ue
Sono
3.182 "gli alieni", cioè le specie alloctone introdotte in
Italia e potenzialmente invasive, che possono cioè minacciare la
biodiversità. E' quanto emerge dall'Annuario 2018 dell'Ispra in cui
è indicato che la fauna in Italia conta oltre 60.000 entità e la
flora 8.195 entità di piante vascolari e 3.873 entità non
vascolari. Particolarmente minacciato il 42% delle 202 specie
tutelate dalla Direttiva Habitat.
Per valorizzare la biodiversità in Italia, l'Ispra fa un confronto con l'Europa e per quanto riguarda la fauna, tra gli insetti, gli Ortotteri (grilli e cavallette) sono circa il triplo di quelli della Polonia, il decuplo della Gran Bretagna e della Norvegia e oltre 150 volte quelli dell'Islanda e il numero di specie dei Lepidotteri (farfalle) è più del doppio di quello della Gran Bretagna. Resta alto il livello di minaccia, avverte l'Istituto di ricerca e protezione: 120 specie di vertebrati terrestri sono minacciate per la perdita e la degradazione di habitat, in particolare gli anfibi (36%) e i pesci ossei di acqua dolce (48%). L'Ispra rileva che più dell'89% delle acque costiere di balneazione è in classe eccellente nel quinquennio 2014-2017 ma un'alga tossica, la Ostreoptis ovata, è stata riscontrata nei mari di 10 regioni costiere nel 2017 esclusi Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto.
Fonte: Ansa