Prossima fermata Torino. Dal 30 marzo al 1° aprile arriva il Treno Verde e Legambiente accende i riflettori sulla mobilità nuova
Abbiamo intervistato Federico Vozza (vice presidente di Legambiente Piemonte e Valle D'Aosta) sui temi che verranno affrontati nella tre giorni torinese del Treno Verde. Si comincia sabato 30 marzo alle ore 10 con l’arrivo del treno al binario 1 della stazione di Porta Nuova. Come sempre l’ingresso sulle carrozze è gratuito
27 March, 2019
Abbiamo intervistato Federico Vozza (vice presidente di Legambiente Piemonte e Valle D'Aosta) sui temi che verranno affrontati nella tre giorni torinese del Treno Verde. Si comincia sabato 30 marzo alle ore 10 con l’arrivo del treno al binario 1 della stazione di Porta Nuova. Come sempre l’ingresso sulle carrozze è gratuito.
Sabato 30 marzo alle ore 10 arriva il Treno Verde alla Stazione di Porta Nuova a Torino. L’ultima volta è stato cinque anni fa. Come mai?
Semplicemente perché in questi anni gli abbiamo fatto fare il giro di tutto il Piemonte. Di norma il Treno Verde fa dodici tappe in giro per l’Italia e si è sempre fermato in Piemonte, negli scorsi anni ha sostato nelle stazioni di Cuneo, Asti, Novara, Vercelli e Alessandria. Quest’anno ritorna a Torino dal 30 marzo al 1° aprile, il Treno (arriverà in stazione già venerdì sera e) sarà aperto al pubblico già dalle 8:30 di sabato mattina. Alle 10 del sabato ci sarà il taglio del nastro.
Quali sono le tematiche di quest’anno?
Per certi versi si torna alle origini. Negli scorsi anni, per esempio in concomitanza dell’Expo, si è parlato di cibo, in altri anni la tematica principale era l’energia mentre nell’edizione di quest’anno torna al centro l’inquinamento atmosferico e di conseguenza la mobilità. Nelle prime tre carrozze i visitatori affronteranno un percorso su quelle che sono le tecnologie e le risposte già disponibili nel campo della mobilità nuova. Mentre la quarta carrozza sarà dedicata agli incontri che ci saranno durante la tre giorni torinese.
In occasione dell’arrivo del Treno Verde abbiamo deciso di organizzare nella mattinata del 1° aprile la seconda edizione di Muoviamoci Bene, il Forum sulla Mobilità Nuova del Piemonte. Per l’occasione il Forum si svolgerà nella Sala Gonin della Stazione di Porta Nuova e farà sedere ad un unico tavolo le istituzioni, il mondo delle associazioni e le imprese per ragionare e far conoscere le proposte di Legambiente e le soluzioni già disponibili per migliorare la mobilità a Torino e non solo.
Si partirà dall’attualità. In apertura di giornata ci sarà l’Assessore regionale Valmaggia che presenterà il nuovo Piano Aria appena approvato. Poi ci sarà l’Assessora Lapietra, a cui fa capo il settore Mobilità del Comune di Torino, che racconterà come l’Amministrazione si sta comportando con l’aggiornamento della Ztl.
Il programma delle iniziative dal 30 marzo al 1° aprile è fittissimo. Nel pomeriggio di sabato 30 marzo è prevista anche la presentazione del libro “I distretti dell’economia civile – Come sviluppare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dei territori” in via Saluzzo 39 presso RI-generation. Domenica mattina alle 10,30 invece ci sarà un flash mob davanti la Stazione di Porta Nuova per riflettere sullo smog e sullo spazio occupato dalle automobili e quindi quanto spazio viene sottratto alla vivibilità della città. Mentre lunedì 1° aprile, alle 15 nella quarta carrozza del Treno Verde, ci sarà un incontro con i candidati alla presidenza della regione Piemonte per conoscere le idee e il futuro della mobilità in regione.
Torniamo all’attualità. Il nuovo Piano Aria della Regione Piemonte in che direzione va?
Siamo felici che la Regione abbia approvato il nuovo Piano Aria, erano quattro anni che Legambiente Piemonte si batteva per questo. È un piano sicuramente positivo perché va ad aggiornare una situazione ferma a diciannove anni fa e quindi totalmente inadeguato a rispondere alle esigenze e alle opportunità che ci sono oggi sopratutto sulle tematiche legate alla mobilità. Infatti il nuovo piano si sofferma molto sui trasporti e sulla mobilità in ambito urbano, ambiti che incidono molto sulla qualità dell’aria nei contesti urbani. Per noi le misure contenute nel piano sono poco ambiziose e non sufficienti per rientrare rapidamente nei termini di legge e per scongiurare la procedura d’infrazione da parte dell’Ue. Va da sé che in questo modo si rischia di non tutelare davvero la salute dei cittadini. Ma è un buon punto di partenza in quanto i comuni, recependolo, potranno fare di più e migliorarlo.
Il piano tocca altri settori, da quello energetico fino alle misure che regolamentano meglio il riscaldamento a legna nelle abitazioni che come ben sappiamo ha un forte impatto sulla qualità dell’aria.
La proposta principe che Legambiente Piemonte porterà al Forum?
Le proposte sono tante, non c’è una che prevale sulle altre. Se devo fare una sintesi, noi proponiamo un cambio di approccio sul tema della mobilità. Oggi sembra che la risposta sia esclusivamente tecnologica: “l’auto elettrica risolverà i problemi”, mentre va data una risposta diversa. Sicuramente convertire il parco auto verso l’elettrico è utile ma è necessario, da parte delle istituzioni e dei cittadini, cambiare abitudini. Noi possiamo convertire tutte le auto in elettriche, ricordo che a Torino parliamo di 68 auto ogni 100 abitanti, ma il problema del traffico, della città congestionata e invivibile non scompare. Sicuramente le emissioni saranno ridotte ma non avremo interpretato nel modo giusto le opportunità che ci offre una mobilità diversa, fatta di maggiori spostamenti effettuati a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici o con mezzi condivisi.
Rimaniamo sulle questioni di attualità che affronterete nel forum. Torino Centro Aperto, la nuova Ztl che il Comune di Torino sta introducendo, come vi sembra?
La soluzione va nella giusta direzione ma sembra debole. Noi guardiamo all’Area C milanese come a un modello da seguire. A Milano, e sintetizzo, si pagano 5 euro per entrare in centro ma nessuno ha regalato la sosta. A Torino invece sì, così si disorientano i cittadini, in questo modo non si comprende il vero obiettivo di una misura che dovrebbe puntare a privilegiare gli spostamenti in centro con i mezzi pubblici o altre forme che escludono l’uso del mezzo privato, così da potenziare le risorse per aumentare il numero di mezzi pubblici come è avvenuto a Milano. A Torino si corre il rischio di introdurre un provvedimento giusto ma carente, perché non capiamo quante risorse rimangono alla città per fare investimenti sulla mobilità sostenibile. Questa è una domanda che faremo all’Amministrazione durante il Forum Muoviamoci Bene. Inoltre chiederemo l’estensione oraria di questo provvedimento. Va bene una Ztl fino alle 19,30 ma crediamo che sia da estendere anche alla giornata del sabato ovvero il giorno in cui il centro è letteralmente preso d’assalto e soffocato dalle automobili.
Rimaniamo sull’attualità. Giovedì 28 marzo la polizia ha caricato la Critical Mass, cosa è successo?
C’è stata una gestione della piazza allucinante. Non si è mai visto nella storia della città attaccare a freddo una Critical Mass, un corteo assolutamente pacifico di biciclette. Infatti per questo saremo in piazza domani sera (giovedì 28 marzo) insieme al Bike Pride e alle realtà che hanno convocato il presidio sotto Palazzo di Città alle 19 per sostenere la libertà di movimento e opinione anche in bicicletta. I fatti di giovedì ci sembrano un momento davvero triste per la città.