Da sabato 13 aprile arriva sugli schermi di tutta Italia e di molti paesi europei l'Ecofuturo
Una trasmissione televisiva in otto puntate che vede protagoniste le ecotecnologie, per fermare il riscaldamento del clima, l'inquinamento e vivere meglio, con ospiti speciali quali Licia Colò, Lucia Cuffaro, Michele Dotti, Sergio Ferraris, Jacopo Fo, Walter Klinkon, Fabio Roggiolani e Valerio Rossi Albertini
12 April, 2019
"Chi dice che per il Pianeta e per gli umani riconvertire l’economia lineare dello spreco all'economia circolare è un solo un costo, afferma una cosa inesatta e fa proprio il punto di vista dei petrolieri, dei cementificatori, dei produttori di usa e getta e di molti altri che hanno prosperato nell’economia dell’eccesso e dello sfruttamento. Noi di Ecofuturo vi dimostreremo -nelle otto puntate- che per tutti gli altri, ovvero per il 99% della popolazione, passare all’era delle rinnovabili, del riuso, del rispetto per l’ecosistema è un guadagno. E non indifferente".
Si presenta così Ecofuturo, la nuova trasmissione televisiva sull'ambiente, che vede protagoniste le ecotecnologie per fermare il riscaldamento del clima e l'inquinamento. Il programma andrà in onda a partire da sabato 13 aprile nelle tv private italiane e dal 20 aprile sulle tv estere, con replica di domenica. Otto puntate che faranno da accompagnamento alla sesta edizione di Ecofuturo Festival che si terrà a Padova nella cornice del Fenice Green Energy Park dal 25 al 29 giugno 2019 e all’uscita della rivista “L’Ecofuturo Magazine”, da maggio 2019 in edicola.
Saranno presenti ospiti speciali quali Licia Colò, Lucia Cuffaro, Michele Dotti, Sergio Ferraris, Jacopo Fo, Walter Klinkon, Fabio Roggiolani e Valerio Rossi Albertini.
"Impareremo divertendoci e facendo divertire perché la salvezza della Terra è la più bella missione possibile e perché quelle decine di milioni di giovani che ci hanno chiesto idee e proposte, il 15 marzo, possano capire che devono coltivare la speranza e non l’angoscia e che oltre alla protesta ci sono le soluzioni ecotecnologiche. Forse ci siamo montati la testa, ma siamo ricchi di idee e se non le comunichiamo con ogni mezzo a ogni tipo di pubblico ci scoppia la testa e poi, come disse Nicola Sacco nella ultima lettera al figlio prima di essere giustiziato ingiustamente, “ricordati figlio mio, il piacere dei tuoi giochi non tenerlo tutto per te”.