Stop plastiche in mare, si lavora ad un'alleanza tra i pescatori dei 22 Paesi del Mediterraneo
L'obiettivo del Manifesto promosso da Federpesca in collaborazione con Seeds&Chips verrà presentato il prossimo 6 maggio a Milano al Global Food Innovation Summit: "Vogliamo diffondere la centralità del ruolo del pescatore prevista nel ddl Salvamare"
15 April, 2019
Un'alleanza tra i pescatori dei 22 Paesi del bacino Mediterraneo per liberare il mare dalle plastiche. E' l'obiettivo del Manifesto promosso da Federpesca in collaborazione con Seeds&Chips, che verrà presentato il prossimo 6 maggio a Milano in occasione della prima giornata del Global Food Innovation Summit.
"Vogliamo diffondere la centralità del ruolo del pescatore prevista nel ddl Salvamare contro l'inquinamento da plastica a tutti i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo", anticipa all'ANSA il presidente di Federpesca, Luigi Giannini. Sarà, infatti, permesso ai pescatori di portare a terra la plastica accidentalmente finita nelle loro reti, senza doversi sobbarcarsi costi di smaltimento. Insomma fare in modo che tutti i pescatori del Mediterraneo diventino 'spazzini' del mare". Del resto, aggiunge Giannini, "la plastica in mare, uno dei più grandi scempi ambientali, 'naviga' in superficie e nei fondali e non si ferma certo al confine di un paese. Per questo occorre unirsi per vincere questa battaglia di civilità".
Sensibilizzazione e mobilitazione generale sono le parole d'ordine del Manifesto intitolato "Humans of Mediterranean - La generazione che ha curato il mare" che Federpesca sta presentando in questi giorni ad associazioni del settore nei 22 Paesi, enti di partenariato economico e sociale e dell'Unione Europea. Cinque gli articoli del Manifesto dove si chiede ai governi di dare gli strumenti legislativi e le risorse per curare il mare, liberarlo dai rifiuti e tutelarlo attraverso un modello di sviluppo circolare in grado di creare valore condiviso. "Possiamo dimostrare che un'azione congiunta per la tutela del Mediterraneo - si legge nell'ultimo articolo del Manifesto - porti benessere e crescita economica diffusa in modo sostenibile, arricchisca tutti e sia un argine significativo al cambiamento climatico"