Regione Emilia Romagna sempre ai primi posti per la mobilità ciclistica
Negli ultimi anni, grazie alla legge regionale sugli 'Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità', si è registrato un significativo incremento di percorsi ciclabili infrastrutture e servizi per favorire l'integrazione treno-bici
09 May, 2019
L'Emilia-Romagna si conferma terra di biciclette. Con una quota di spostamenti sulle due ruote doppia rispetto al resto d'Italia - 10% contro una media nazionale del 5% - è tra le regioni più virtuose nel campo della mobilità ciclistica e punta con decisione a rafforzare questo primato. Negli ultimi anni, grazie alla spinta della legge regionale sugli 'Interventi per la promozione e lo sviluppo del sistema regionale della ciclabilità' (numero 10/2017), si è registrato un significativo incremento dei percorsi ciclabili. Una rete che, tra ciclovie regionali (Destra Po, Adriatica, Francigena, Sole, Emilia) e piste urbane, ha ormai raggiunto la lunghezza complessiva di quasi 1.400 chilometri, su 3.800 chilometri di rete regionale pianificata.
Superano i 30 milioni di euro le risorse investite dalla Regione nel corso dell'attuale legislatura per incentivare lo sviluppo della mobilità sulle due ruote tra piste ciclabili e infrastrutture e servizi per favorire l'integrazione treno-bici (velostazioni, depositi bici). Emilia-Romagna dunque all'avanguardia nel campo della mobilità sostenibile, ma anche regina del cicloturismo. Ciò grazie al selezionato circuito di circa 300 bike hotel, concentrati soprattutto lungo la Costa adriatica, in grado di offrire una qualificata gamma di servizi agli appassionati delle vacanze in bici. Forte l'attenzione anche per la sicurezza su due ruote, a partire dai più piccoli, cui l'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione ha rivolto la campagna 'Col casco non ci casco'. Campagna, notizia di queste ore, che, per il suo valore ha ottenuto il riconoscimento della medaglia del Presidente della Repubblica