Napoli, lungomare plastic free: racconto di un'ordinanza difficilmente applicabile
A distanza di pochi giorni dall'ultimo sopralluogo, siamo tornati sul lungomare di Napoli per vedere come va l'applicazione dell'ordinanza che vieta la plastica usa e getta e soprattutto le bottiglie in pet
13 May, 2019
di Enzo Daniele
Il sopralluogo inizia dalle parte Sud del litorale e arriva fino alla parte Nord. Il lungomare, a dispetto di quanto si possa pensare, è molto pulito ma i bidoni per la differenziata sono pochi e lontani l'uno dall'altro, pertanto diversi cittadini, turisti e a volte commercianti stessi depositano i rifiuti nei bidoni dell'indifferenziata.
CORSO SAN GIOVANNI A TEDUCCIO-VIA PONTE DEI FRANCESI-VIA REGINA DI PORTICI
questa zona comprende circa 25 bar e tutti tranquillamente vendono bottiglie d'acqua o di altre bibite in pet, che sono esposte quasi ovunque
VIA A. VOLTA-VIA A. VESPUCCI-VIA NUOVA MARINA-VIA C. COLOMBO-VIA ACTON
questa zona comprende circa 15 bar ed anche in questo caso vendono tutti acqua e bibite varie in pet, ma a differenza della zona precedente il 50% degli esercizi ha eliminato gli altri oggetti in plastica monouso passando al materiale biodegradabile
VIA N. SAURO-VIA PARTENOPE-VIA CARACCIOLO
questa zona interessa circa 20 esercizi tra bar e chalet e 10 chioschi, cosplay kostüme deutschland è la zona dove solitamente si concentra la movida serale della "Napoli bene"; pare che tutti usino materiale biodegradabile tra bicchieri e vaschette, ma tutti vendono bottiglie d'acqua e bibite in pet anche in questo caso tranquillamente esposte
VIA POSILIPPO-VIA S. STRATO-PIAZZA CAPO POSILIPPO-DISCESA COROGLIO-VIA COROGLIO-VIA DI POZZUOLI
questa zona interessa circa 25 bar, è meno centrale e di nuovo quasi tutti i bar non usano materiale biodegradabile; su 25 solo 5 non usano più bicchieri o posate monouso in plastica e tutti vendono bottigliette in pet
Conoscenza dell'ordinanza
Parlando con i proprietari dei bar o con gli stessi baristi, praticamente tutti sono a conoscenza dell'ordinanza, ma come abbiamo visto nessuna la rispetta totalmente. Ritengono assurdo escludere le bottiglie di plastica di acqua e bibite varie, primo perché immaginano un turista o un cittadino che viene a fare una passeggiata sul lungomare e debba camminare con un bicchiere pieno d'acqua versatogli dal barista, secondo perché lamentano l'eccessivo costo dei prodotti biodegradabili.
Una grossa anomalia è che il litorale si estende in lungo e in largo e ci sono zone non coinvolte dall'ordinanza che sono forse ancora più vicine al mare di quelle coinvolte, basti pensare a Via C. Console attaccata a Via N. Sauro o la riviera di Chiaia, che è una delle zone più frequentata del litorale con decine di bar e ristoranti a 10 metri dalla costa, ma non si sa per quale strano motivo sia esclusa dall'ordinanza.
Quasi tutti gli esercenti ripetevano la stessa cosa, ovvero che questa del lungomare plastica free è solo un ordinanza di facciata per le Universiadi che si terranno a giugno, e che forse solo allora arriveranno dei controlli per ora quasi del tutto assenti.