Legambiente e Chimica Verde bionet presentano il vademecum sulla strategia plastic free
Non si tratta di "una chiamata all’eliminazione totale delle materie plastiche dalla faccia della terra”, “piuttosto una sollecitazione per ridurne il consumo, sostituirla laddove oggi esistono alternative valide e più sostenibili, e attuare una corretta gestione nel fine vita attraverso la raccolta differenziata, il riciclo e il reimpiego della materia prima-seconda che ne deriva”.
30 May, 2019
di Tiziana Giacalone
Dal 16 al 18 maggio oltre 100 partecipanti si sono riuniti sull’isola di Capraia, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e nel cuore del Santuario dei Cetacei, per discutere, confrontarsi e “mettere a punto un progetto pilota di economia circolare su un’isola minore. "Un ‘Progetto Faro’ per ‘illuminare’ il Mar Mediterraneo attraverso un sistema economico capace di autorigenerarsi e da replicare nelle altre isole minori”. Giunto alla terza edizione, l'evento “Capraia Smart Island” è organizzato dall'associazione Chimica Verde bionet insieme al Kyoto club e al CNR.
Per l'occasione Legambiente e Chimica Verde bionet hanno presentato il Vademecum “Per una strategia plastic free” (http://www.chimicaverde.it/plastic-free/). Non si tratta di "una chiamata all’eliminazione totale delle materie plastiche dalla faccia della terra”, si legge nel testo, “piuttosto una sollecitazione per ridurne il consumo, sostituirla laddove oggi esistono alternative valide e più sostenibili, e attuare una corretta gestione nel fine vita attraverso la raccolta differenziata, il riciclo e il reimpiego della materia prima-seconda che ne deriva”.
Quest’anno nel porto di Capraia è stato messo in funzione il sea ben, il cestino galleggiante che si installa nei porti turistici e raccoglie i rifiuti fluttuanti tramite un sistema che aspira l’acqua e la rilascia in un secondo momento. Ma dall’isola che un tempo ospitò la Colonia penale agricola in cui i detenuti scontavano la pena praticando l’agricoltura, la pesca e l’allevamento, arriva anche un messaggio sulla prevenzione e riduzione dei rifiuti in plastica con la presentazione del Vademecum sulla strategia plastic free stilato da Legambiente e da Chimica verde bionet.
Suggerimenti, chiarimenti e buone pratiche, che le amministrazioni pubbliche possono mettere in campo per ridurre e sostituire i materiali plastici, coinvolgendo con percorsi partecipativi esercenti e cittadinanza,. “Essere plastic free non è semplice”, si sottolinea nel Vademecum e in 12 pagine si mettono a disposizione delle amministrazioni “pochi ma fondamentali punti chiave”, azioni da intraprendere nell’immediato, quelle da realizzare a breve termine e quelle più strutturate da programmare nel lungo periodo. Si va dalla sostituzione delle stoviglie in plastica usa e getta con quelle compostabili e lavabili, al divieto di utilizzare i palloncini gonfiabili e allo sconto sulla TARI per chi riduce gli imballaggi in plastica, per esempio vendendo prodotti alla spina. Si incoraggia l’installazione di fontanelle o di casette dell’acqua per ridurre le bottiglie in plastica. Tappe che anche grazie all'implementazione di sistemi di monitoraggio sui risultati ottenuti rafforzerebbero l’efficacia delle ordinanze plastic free già adottate da molti comuni.
Tra le azioni da realizzare a lungo termine il Vademecum individua le iniziative fishing for litter da incentivare “coinvolgendo i pescatori nel recupero dei rifiuti sia fluttuanti che dai fondali marini e contribuire a migliorare il sistema di raccolta dei rifiuti nei porti, fornendo adeguata informazione agli utenti e alla cittadinanza”. “I pescatori di Capraia - ricorda Sofia Mannelli - avevano aderito al progetto sperimentale “Arcipelago pulito” della Regione Toscana fornendo dati utili per la proposta di legge “Fishing for litter” di cui Rossella Muroni è prima firmataria”.
“La mia proposta di legge - ha spiegato la Muroni, ex presidente di Legambiente e deputata LeU che era tra i relatori di Capraia Smart Island - è ispirata proprio al progetto sperimentale “Arcipelago Pulito” e propone una grande alleanza in difesa dell'ambiente marino guidata dai pescatori che più di tutti vivono il mare e sanno quanto stia soffrendo per l'inquinamento da plastica. Il cuore della mia proposta è consentire ai pescatori di raccogliere i rifiuti che incontrano in mare e di portarli a terra. Senza per questo dover sostenere loro i costi dello smaltimento. Un testo il cui esame è già stato avviato in Commissione Ambiente alla Camera e che, come deciso dalla Conferenza dei Capigruppo, approderà in Aula a giugno”.
Il Vademecum plastic free è uno strumento in evoluzione che si arricchirà con i suggerimenti e le esperienze dei territori e si completa con i dati disponibili nella pagina appositamente dedicata sul sito di Chimica Verde bionet.
L'appuntamento per la quarta edizione di Capraia Smart Island è stato fissato per il 2021. "Ma il 2020 non sarà un anno di pausa. Abbiamo molte idee e progetti da sviluppare", conclude Sofia Mannelli.