Giappone. G20 Ambiente: Costa, usciamo dall'era del 'plasticocene'
Sergio Costa: “È ormai improcrastinabile definire una strategia planetaria comune con tempi certi affinché il pianeta esca definitivamente dall'età della plastica monouso"
17 June, 2019
"Sono
certo che la battaglia per le plastiche monouso sia la battaglia di
questa era, un'era che rischiamo che sia ricordata nella storia come
l'era geologica del "plasticocene". È ormai
improcrastinabile definire una strategia planetaria comune con tempi
certi affinché il pianeta esca definitivamente dall'età della
plastica monouso": così il ministro dell'Ambiente italiano
Sergio
Costa
al G20 Ambiente a
Karuizawa, in Giappone, durante il suo discorso nella sessione
odierna sull'inquinamento
marino da plastica e gestione efficiente delle risorse.
"La
quasi totalità del marine litter - sottolinea il ministro - di
provenienza terrestre o marina, è originata da una scorretta o
mancante gestione dei rifiuti, sia che derivi dal rilascio diretto
nell'ambiente, per mancanza di consapevolezza delle conseguenze, o da
lacune del ciclo della gestione dei rifiuti, sia urbani che
industriali. Da questo punto di vista lo spostamento
verso un modello economico circolare che massimizzi il reimpiego di
materiali attraverso un'ottimizzazione della gestione dei rifiuti,
rappresenta senza dubbio un modo efficiente per affrontare il
problema del marine litter. Misure quali la riduzione dell'utilizzo
delle plastiche monouso e degli imballaggi non riciclabili - ha
osservato - possono sicuramente contribuire in modo risolutivo,
unitamente all'adozione di efficaci politiche di prevenzione della
dispersione in mare dei rifiuti di plastica. Credo fermamente che
questo debba essere un obiettivo comune per tutti noi, per riuscire
ad incidere veramente su un problema la cui dimensione è ormai
drammaticamente sotto gli occhi di tutti. L'Italia è già fortemente
impegnata ad attuare delle politiche concrete per fronteggiare questo
fenomeno nell'ambito del Piano d'azione sul marine litter del G7 e
soprattutto nell'attuazione del Marine
litter Action Plan,
della Convenzione di Barcellona per la protezione del Mar
Mediterraneo, perché crediamo fermamente che la dimensione regionale
sia e debba essere quella più adatta a consentire politiche efficaci
ed iniziative concrete, che aiutino a combattere il marine litter, e
che le convenzioni e gli accordi regionali possano costituire un
importante strumento in questo senso".
"È
chiaro - ha concluso il ministro - che vanno considerati molti
fattori collegati: penso a tutte le aziende che producono plastica
monouso e a tutti i loro lavoratori, per questo abbiamo avviato
un'interlocuzione con loro già da tempo per capire le loro esigenze
e sviluppare un piano di riconversione da plastiche monouso a, per
esempio, manufatti biodegradabili".(ANSA).