Rifiuti a Roma, medici in allarme: 'Liquami e odore forte sono sintomo di batteri. Usare guanti prima di toccare i cassonetti'
Antonio Magi, presidente Omceo: "Siamo in una situazione di preallarme. Come Ordine vigileremo, come già facemmo nel gennaio scorso. Attualmente il caldo peggiora la situazione, che è sotto gli occhi di tutti. Stiamo monitorando il problema in vari quartieri e, nel caso, interverremo"
25 June, 2019
Cassonetti stracolmi di rifiuti e montagne di sacchetti che invadono i marciapiedi, attirando uccelli e roditori. "Le immagini che arrivano da numerosi quartieri di Roma mostrano una situazione di preallarme spazzatura, che l'Ordine dei medici sta seguendo con attenzione. Complice il caldo e la mancata raccolta per più giorni, infatti, si sono formati dei liquami: questi e il forte odore emanato dai cumuli sono spia della vitalità dei batteri, motivo per cui consigliamo ai cittadini di proteggersi con dei guanti di gomma prima di toccare i cassonetti per buttare la spazzatura". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è il presidente dell'Ordine dei medici (Omceo) di Roma, Antonio Magi, che avverte: "Siamo in una situazione di preallarme".
"Mi rendo conto che i cassonetti sono sporchi - continua il medico - ma il mio suggerimento è di cercare comunque di non lasciare i sacchetti in terra, alla mercé di roditori e gabbiani. E' bene cercare sempre di inserirli nei cassonetti; mi rendo conto di chiedere molto ai cittadini, ma il suggerimento è di cercare contenitori ancora non ricolmi: gli accumuli di immondizia sui marciapiedi finisco infatti per attirare gli animali, come già si è visto in alcuni quartieri come la Magliana, dove i roditori sono entrati nei negozi in cerca di cibo. Altro suggerimento, adottare il doppio sacchetto, per evitare che si rompa e che i resti finiscano per attirare animali e uccelli. E' bene poi evitare di passare davanti a questi cumuli di rifiuti con i bimbi, che rischiano di scivolare o di toccare qualcosa".
Quanto all'invasione dei gabbiani, che ormai hanno trovato casa nella Capitale, Magi spiega: "Basterebbe raccogliere la spazzatura e pulire le strade per tenerli lontani: ormai questi uccelli sanno che qui troveranno del cibo". Ma l'emergenza rifiuti, oltre al disagio, presenta anche dei rischi per la salute dei romani? "Siamo in una situazione di preallarme - ribadisce Magi - Come Ordine vigileremo, come già facemmo nel gennaio scorso. Attualmente il caldo peggiora la situazione, che è sotto gli occhi di tutti. Stiamo monitorando il problema in vari quartieri e, nel caso, interverremo, come è nostro compito".
Intanto Ama comunica che "sta intervenendo senza soluzione di continuità per rimuovere le giacenze di rifiuti ancora presenti in alcuni tratti del territorio della città" e che prosegue "a ciclo continuo l'attività di igienizzazione e sanificazione intorno alle postazioni dei cassonetti stradali, in particolare quelli marroni dedicati agli scarti alimentari e organici, con circa 1.500 interventi/giorno. Le operazioni si svolgono su itinerari mirati prestabiliti che interessano tutti i municipi".
Quanto ai cassonetti dati alle fiamme (in via Viganò, via Galla Placidia, via Mansei, Villa Bonelli), l’azienda evidenzia "che questo deprecabile fenomeno impone nelle micro-aree interessate disagi per i cittadini e sforzi ulteriori da parte di Ama. La Municipalizzata capitolina per l’Ambiente ha provveduto a sostituire i contenitori vandalizzati in via Galla Placidia. Trattandosi di rifiuti combusti, infatti, i cassonetti bruciati hanno bisogno di particolari procedure di rimozione. L’azienda è comunque sempre impegnata ad assicurare tempi di ripristino il più rapidi possibili. Denunce contro ignoti sono state presentate alle Autorità competenti.
Nel corso del 2018, sono stati circa 500 i cassonetti stradali Ama da 2.400 litri bruciati e resi non fruibili, con punte di oltre 150 in VII municipio. Nei primi 5 mesi del 2019, sono purtroppo già oltre 220 i contenitori andati in fiamme, con un danno stimato complessivo di oltre 160mila.