'Raggi contrasta il sistema?' Il primo commento della Lupa Verde sui rifiuti a Roma
Con questo psudonimo alcuni esperti forniscono punti di vista, analisi e critiche sulla complicata situazione dei rifiuti nella Capitale
05 July, 2019
di Lupa Verde
Virginia Raggi un’eroina che paga il prezzo di aver contrastato il “sistema” romano dei rifiuti dominato da Cerroni e Caltagirone? Una narrazione suggestiva che potrebbe essere funzionale a giustificare l’emergenza rifiuti in cui Roma è precipitata negli ultimi mesi e che mai aveva raggiunto questo livello di gravità. E’ il “sistema” che si ribella al cambiamento portato da Virginia? Il problema vero è percepire il cambiamento narrato dalla Sindaca sui social e soprattutto mettere a fuoco il presunto avversario su cui è stata sferrata la rivoluzione.
A giudicare dai fatti di cronaca Virginia Raggi in questi tre anni è stata molto indaffarata a rendere ingestibile l’Ama. Ha cambiato 5 volte la governance non consentendo a nessun manager la gestione di un mandato che è un tempo minimo necessario per estrarre risultati da un’azienda alla deriva da decenni. Questa instabilità è una strategia vincente per contrastare i potenti di sistema? L’amministratore che è durato più di tutti è stato Lorenzo Bagnacani, a cui non si può non riconoscere di aver iniziato un vero cambiamento. Eppure la gestione Bagnacani è stata osteggiata da Virginia Raggi per un intero anno (su due) su una questione irrilevante e assurda: improvvisamente il Socio-debitore ha deciso di negare arbitrariamente ad Ama 18 milioni di crediti cimiteriali (su un bilancio di quasi un miliardo) che erano maturati tra il 2008 e il 2016, crediti approvati dalla stessa Raggi nel bilancio 2016 di Ama. Una circostanza estranea alla gestione Bagnacani, ma che il Campidoglio ha sollevato (strumentalmente?) impedendo l’approvazione del bilancio 2017 ed esponendo l’azienda ad una grave crisi finanziaria.
Questa ostinazione della Raggi può appartenere alla narrazione dell’eroina che lotta con coraggio per un vero cambiamento? L’Ama debole giova alla città e ai romani o fa il gioco del “sistema” che sulle disgrazie di Ama ha da sempre lucrato? Bagnacani stava attuando il piano industriale ereditato al suo ingresso in azienda ed aveva presentato al Socio un nuovo piano industriale che, a differenza del precedente, prevedeva l’autosufficienza impiantistica e quindi la fine della dipendenza dai terzi di “sistema”. L’aver revocato il CDA per non essersi piegato alle discutibili volontà bilancistiche del socio ha aiutato il perseguimento del progetto industriale o piuttosto ha indebolito l’azienda? Trascorsi tre anni di incomprensibile caos e a due anni dalla fine del mandato, la Raggi dispone l’ennesimo cambio al vertice dell’Ama.
La lettura degli eventi fa pensare che non si tratti di “eroina anti sistema al lavoro per recuperare la città insediata dai cattivi”, piuttosto ci si sente spettatori di una involuzione in cui la guerra, ammesso che ci sia stata, si è svolta all’interno delle mura di palazzo con scarsa utilità per la città. Di certo si è assistito all’ormai chiaro “metodo Raggi” che con l’intento di nascondere la sua inerzia si affaccia ogni minuto sull’immenso mondo social sfoderando la descrizione dei nemici da combattere o una lista di capri espiatori da sacrificare (come i suoi manager...), dove ovviamente lei è dalla parte dei cittadini e, se di utilità speculativa, contro la sua stessa macchina comunale come se lei non centrasse nulla. Mentre tutto questo rumore politico accade, nel più accomodante silenzio il “sistema” romano di sempre persevera alle spalle della città e dei cittadini.