Libertà di inquinare sotto i 14 mila euro Isee: il Piemonte prende (cattivo) esempio da altre regioni padane
Il Piemonte verso la deroga per i cittadini con Isee al di sotto dei 14 mila euro durante i blocchi antismog. Non si tratta di un caso unico tra le regioni padane: una soglia simile è stata già adottata in Emilia Romagna e Lombardia. Il commento di Andrea Poggio (Legambiente)
10 July, 2019
Giuseppe Iasparra
Entro fine mese la delibera con l’ordinanza tipo per i blocchi antismog. Previste deroghe per le fasce economicamente più deboli della popolazione. E' quanto ha annunciato la Regione Piemonte intenzionata ad allargare la platea dei veicoli che possono circolare attraverso l'adozione del parametro dell'Isee come indicatore della situazione economica. “Entro il 26 luglio – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – approveremo lo schema di ordinanza tipo per disporre i blocchi, nel segno del buonsenso e dell’adesione alla realtà, con le deroghe per i cittadini con Isee al di sotto dei 14 mila euro”. Una novità per il Piemonte ma non un caso unico tra le regioni padane. Andando a controllare in rete risulta infatti che una soglia simile (14 mila euro) è stata già adottata in Emilia Romagna e Lombardia.
“Nello stesso tempo, a partire da settembre, daremo avvio al piano intersettoriale per la competitività, con nuovi criteri anche per consentire la sostituzione dei veicoli maggiormente inquinanti. Eguale impegno sarà dedicato all’efficientamento energetico, con provvedimenti specifici in tal senso”. Nel frattempo la Regione ha incontrato i rappresentanti delle categorie produttive piemontesi, fra cui Api, Confapi, Ance, Confindustria, Confartigianato, Unione industriale, Confcommercio, Confesercenti, Anci. Fra le richieste espresse nel corso della riunione, quella di esentare dai blocchi i mezzi d’opera. “La nostra azione – ha aggiunto l’assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano – si dispiegherà con buonsenso e nel rispetto delle esigenze delle micro, piccole e medie imprese, che attraversano un periodo di sofferenza, tenendo conto del fatto che molte di esse non hanno la possibilità di sostituire il parco mezzi”.
Su questo tema abbiamo raccolto il commento di Andrea Poggio di Legambiente, responsabile mobilità sostenibile e stili di vita dell’associazione: "Si pensa al povero anziano che non può viaggiare con la sua automobile. Invertirei il ragionamento. Perché non offrire per la rottamazione dell'auto un voucher da utilizzare per la mobilità elettrica e leggera o per servizi come il trasporto pubblico o il taxi? Una cosa del genere, un voucher per la rottamazione della vecchia auto, è stata fatta dai comuni di Bologna e Milano. Questa sarebbe una proposta davvero innovativa".
"Possiamo condannare il povero pensionato all'Euro 0? E' la classica misura demagogica, poco lungimirante. Non è fare mobilità attenta alle fasce sociali più deboli. È populismo. Il popolo deve essere in macchina ad inquinare. Io sono per il cittadino mobile che ha bisogno di servizi. Il futuro non è il possesso dei mezzi di trasporto. Occorre dare 'servizi al popolo' se vuoi considerare le persone veramente dei cittadini. La Regione Piemonte, invece di opporsi al Comune di Torino, intenzionato a rivedere il sistema di accesso al centro cittadino, dovrebbe dimostrarsi più innovativo e non ostacolare quanto sta facendo l'amministrazione comunale solo perché appartiene ad un altro schieramento politico" ha concluso Poggio.